“Quante volte ci siamo chiesti se gli smartphone facciano bene o male alla crescita dei nostri figli?”
Affiancato dal dottor Pellai, il comune ha proposto l’adozione di “patti digitali” che tutti quanti sono invitati ad adottare
LECCO – “Quante volte ci siamo chiesti se gli smartphone facciano bene o male alla crescita dei nostri figli. Da una parte è innegabile la quantità d’informazioni utili all’apprendimento che l’accesso alla rete può dare, dall’altra non mancano motivi veri di preoccupazione: talvolta dalla tenerissima età, i bimbi vengono “parcheggiati” di fronte a uno schermo dai poteri anestetici, influenzando il grado di relazione con gli altri; poi su su fino all’età della preadolescenza, quando iniziano a frequentare spazi virtuali non sempre sani o sicuri perché popolati da persone o contenuti inadeguati quando non addirittura pericolosi. In taluni casi si crea vera e propria dipendenza”.
E poi vi sono i dubbi di genitori, educatori insegnanti: “Io vorrei essere più severo, ma diventa difficile se gli altri coetanei usano già lo smartphone: rischierei una lotta contro i mulini a vento”.
Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha posto l’accento su un importante esperienza che sta svolgendo il Comune di Lecco su questa pressante tematica. Affiancati dal dottor Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva tra i maggiori esperti in Italia, il comune ha proposto l’adozione di “patti digitali” che tutti quanti, genitori, insegnanti, educatori, parrocchie, sono invitati ad adottare per mantenere una medesima linea di comportamento per la maggior tutela dei nostri ragazzi di fronte all’uso dei dispositivi digitali.
“Che cosa sono? Si tratta di cinque “buoni codici di comportamento”, suddivisi per fasce d’età (dall’infanzia all’adolescenza), con linee guida pratiche per genitori ed educatori per promuovere un uso della tecnologia responsabile e consapevole, tenendo conto dello sviluppo psicologico dei ragazzi – ha spiegato Gattinoni -. I patti sono disponibili sul sito https://pattidigitali.it/lecco/ così che tutti gli operatori li possano conoscere, adottare, sottoscrivere. Un grazie all’assessore Alessandra Durante per aver coordinato questo progetto con Fondazione Sinderesi e gli aderenti alla Comunità Educante in un lavoro di rete tra Amministrazione comunale, associazioni sportive, oratori, scuole, Ufficio Scolastico Territoriale”.

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