L’appello della Uil Lario e la Uilfpl Lario: “No alle soluzioni ‘tampone’ ma investire sulle risorse già presenti sul territorio”
“Necessario aumentare le piante organiche della Polizia Locale, tornando a riconoscere il ruolo professionale degli agenti”
LECCO – Si rincorrono, da ormai vari mesi, gli episodi di cronaca in città, in particolare modo nel centro cittadino. Episodi che raccontano una realtà quotidiana che spesso genera insicurezza, soprattutto nei residenti. “Fatti di cronaca, quelli che si sono succeduti sulle strade (e conseguentemente sui giornali), che distraggono dal pur buon lavoro che il territorio su alcuni temi sta portando avanti e che dovrebbero non accadere, o accadere con minore frequenza, in una città che guarda al futuro e nutre delle giuste ambizioni di riconoscimento internazionale (per via dell’artigianato, del comparto industriale, delle eccellenze nella sanità, del comparto turistico in crescita)”.
Da questa consapevolezza la Uil Lario e la Uilfpl Lario intendono lanciare un appello “affinché Lecco possa farsi vivere dai cittadini, e farsi conoscere fuori provincia ed all’estero, per i propri meriti, laboriosità, la vivacità culturale ed associativa e non per degli episodi che stanno incrementando le pagine di cronaca”.
La ricetta proposta? “Semplice, puntare sui servizi che rimangono sul territorio, non quelli spot da soluzione tampone che nascono come provvisori e durano il tempo di una stagione, ma quelli che garantiscono stabilità e certezza ai residenti. Puntare sulla Polizia Locale ad aumentare le piante organiche finendo (in sede nazionale) a valorizzarne finalmente, dopo tanto, troppo tempo, il ruolo professionale”.
“Aumentarne gli organici – spiegano i sindacati – vuol dire garantirne la stabilità dei turni lavorativi, l’effettiva possibilità di operare diminuendo le situazioni operative di rischio, assicurare l’effettiva fruizione dei riposi settimanali. Al tempo stesso si traduce in un investimento che rimane sul territorio e non è soggetto ad essere revocato dopo qualche mese. È giunto il momento di scardinare la vecchia normativa risalente al 1986, che ormai è obsoleta e non risponde più alle reali necessità e funzioni degli agenti di polizia locale. Non è più accettabile paragonare gli agenti a semplici impiegati comunali, soprattutto considerando i tanti incarichi di polizia che svolgono durante il loro turno di lavoro, spesso anche in orari notturni e in condizioni di elevato rischio. La polizia locale ha visto evolversi le proprie mansioni e responsabilità, ma non ha ricevuto il riconoscimento dovuto per l’importanza e la specificità del ruolo che ricopre. È fondamentale che si provveda ad un adeguamento normativo che riconosca appieno i diritti e le prerogative degli agenti, compreso l’adeguamento delle dotazioni organiche, affinché possano lavorare in modo efficiente e sicuro”.
“Riconoscere il valore del lavoro della polizia locale non è solo una questione di equità, ma è anche essenziale per garantire una sicurezza pubblica adeguata e rispettosa del lavoro svolto ogni giorno dagli agenti – commenta Massimo Coppia (Segretario Generale Uilfpl Lario) – la UIL FPL è da sempre al fianco dei lavoratori della polizia locale e continuerà a lottare per il riconoscimento della loro professionalità e per migliorare le condizioni di lavoro di questi operatori, che ogni giorno mettono a rischio la loro vita per la sicurezza di tutti”.
Dario Esposito (Coordinatore Uil Lario) aggiunge: “Una città vive di strade e piazze che devono poter essere centri di aggregazione in cui gli spazi diventino luoghi di confronto sociale. La Uil propone che il tema sicurezza possa tradursi in maggiori servizi per e sul territorio. La Polizia Locale, la Polizia di prossimità, non è la sola risposta ma certamente una di quelle da mettere in agenda. Investire in un servizio continuo e stabile è qualcosa a cui non possiamo rinunciare”.

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