Il 20 aprile partirà per la Verona-Medjugorje, ma sarà solamente il primo step di un progetto più grande
“Dopo aver conosciuto Greta, giovane che sta combattendo con la fibrosi cistica, mi piacerebbe dare un nuovo senso alla mia passione”
LECCO – Evidentemente aiutare gli altri è una missione che non finisce quando toglie la divisa anzi, il Vigile del Fuoco Paolo Fogliada è riuscito a trasformare la sua grande passione per la biciletta in un momento per continuare a dare una mano. Originario di Gordona, Paolo Fogliada di Griis (ci tiene a specificare il soprannome con cui è conosciuta la sua famiglia) abita a San Cassiano Valchiavenna ma dal lontano 1998 è in sevizio nel comando dei Vigili del Fuoco di Lecco. 54 anni, sposato con due figli grandi, è appassionato di ciclismo.
In passato, con la maglia del Gruppo Sportivo “Luca Ciaponi” dei Vigili del Fuoco di Lecco, ha ottenuto risultati di prestigio tra cui due medaglie di bronzo al Campionato Italiano Vigili del Fuoco nel 2004 e al Campionato Italiano Granfondo nel 2007. Sempre nel 2007 ha partecipato con buoni risultati al Campionato Mondiale Interforze a Montefiascone (VT). Abbandonate le gare, però, non ha smesso di pedalare e ha cominciato a partecipare a randonnée e ultracycling.
“La passione per la bicicletta ha sempre contraddistinto la mia vita, ma quando ho conosciuto la storia di Greta, una ragazza di 22 anni di Chiavenna che stava lottando contro la fibrosi cistica (oggi fortunatamente sta bene), ho pensato di unire lo sport con la beneficenza. In particolare aveva bisogno di farmaci molto costosi e così abbiamo pensato di organizzare alcuni eventi per raccogliere fondi”.
Paolo Fogliada a breve partirà per una nuova avventura: “In realtà è il primo di una serie di appuntamenti in programma per il 2023. Dall’esperienza della Trieste-Medjugorje (530 km in 24 ore), partita per scherzo da un ragazzo e portata avanti da un gruppo di appassionati che ho conosciuto qualche anno fa, il prossimo 20 aprile con altri due amici partiremo per affrontare gli 800 chilometri che dividono Verona da Medjugorje“.
In realtà si tratta di un allenamento in vista di qualcosa di più impegnativo: “Il 20 maggio mi cimenterò in un Everesting: una prova che consiste nell’affrontare più volte una salita fino a raggiungere gli 8.848 metri di dislivello positivo, esattamente come l’altezza dell’Everest, la montagna più alta del mondo. Ho scelto la salita di Pianazzola a Chiavenna, circa 5 km da percorrere 29 volte”.
La prova più dura, però, è in programma dal 14 al 17 settembre: “Parteciperò all’Adriatic Marathon Ultracycling, una vera e propria sfida sulle strade della Puglia: dovrò percorrere 1.200 km nel tempo massimo di 62 ore. Una gara che ho già affrontato due anni fa con un amico di Verona, ma questa volta sarò da solo”.
Paolo Fogliada correrà con la maglia del Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco di Lecco e con quella delle Aquile Fontane di Treviso: “Ho deciso di iscrivermi a quest’ultima squadra perché era la stessa dell’amico Loris Tiveron che mi ha seguito col furgone nella mia prima Adriatic Marathon Ultracycling e purtroppo scomparso a causa di un tumore. A lui è dedicata la Randomarca, quest’anno in programma il prossimo 10 giugno a Treviso“.
Il Vigile del Fuoco di Lecco però ha un sogno nel cassetto: “Mi piacerebbe riuscire attraverso queste attività a raccogliere fondi per la lotta alla fibrosi cistica (QUI IL LINK PER DONARE). Sono in contatto con Greta che è un vero vulcano, lei questa battaglia la sta combattendo con successo e insieme stiamo pensando a cosa possiamo fare. Ci tengo a ringraziare la mia famiglia e mia moglie che mi sopporta e supporta. Un sentito ringraziamento anche a Emanuele Gaddi della IMG Ultrasuoni di Mandello, uno sponsor che mi sostiene nella realizzazione delle mie avventure ciclistiche, se questa generosità venisse imitata da qualcun altro si potrebbe pensare di fare molto di più”.
A salutare l’impresa di Paolo Fogliada anche il Comandante dei Vigili del Fuoco di Lecco ingegner Alessandro Granata: “Siamo felici di essere al suo fianco e sostenere queste iniziative che danno la dimensione umana di questi ragazzi che, accanto a un lavoro duro e delicato di aiuto verso la cittadinanza come quello del Vigile del Fuoco, trovano tempo ed energie per iniziative lodevoli”.