Il ministro Santanché annuncia la proroga alle autorizzazioni delle occupazioni fino a giugno 2023
L’assessore Cattaneo: “E’ un danno per la città e creerà rivalità tra gli stessi commercianti. Tempo perso per gli uffici comunali”
LECCO – “Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione in legge di Bilancio dell’emendamento che prorogherà, fino a giugno 2023, le autorizzazioni di suolo pubblico per i pubblici esercizi”. E’ il ministro del Turismo Daniela Santanchè a fare annuncio della misura che dovrebbe consentire ai commercianti gli spazi ‘extra’ già concessi durante il periodo del Covid per altri sei mesi.
Solo pochi giorni fa Santanchè era a Lecco per un incontro organizzato da Fratelli d’Italia sul tema del turismo (vedi articolo) ed ora, con questo provvedimento, entra a gamba tesa in una discussione che da tempo anima il capoluogo manzoniano, ovvero il nuovo regolamento sull’occupazione del suolo pubblico che ridisegna in particolare l’utilizzo delle piazze principali del centro, riducendo lo spazio dedicato ai tavolini delle attività.
Un regolamento che avrebbe dovuto entrare in vigore da gennaio e giusto la scorsa settimana non erano passate inosservate le borchie installate per delimitare gli spazi concedibili agli esercenti (leggi qui), che avevano riacceso l’attenzione sul tema.
“Un ulteriore attestato di quanto il Governo stia dando risposte concrete alle esigenze di uno dei settori più colpiti dalla pandemia. La ristorazione è un frammento importante del settore turistico e questa notizia oggi rappresenta anche preziosa linfa per il settore” ha aggiunto il ministro annunciando poi in serata la deroga di un anno alle regole riguardanti i dehors.
“Un’ottima notizia per i titolari di bar e ristoranti ma anche un’occasione utile per ripensare le nostre città – è il commento della Federazione Pubblici Esercizi la cui direzione nazionale ha plaudito al provvedimento – Questo periodo di tempo, infatti, potrà essere utilizzato dalle amministrazioni locali per favorire soluzioni strutturali che tengano insieme il diritto delle imprese a lavorare, quello dei cittadini a beneficiare di spazi urbani di qualità e quella dei residenti a vivere in aree ordinate e fruibili”.
L’assessore: “Un danno per la città e una beffa per gli stessi commercianti”
La vede decisamente in maniera diversa l’assessore Giovanni Cattaneo: “Siamo in attesa di leggere il testo effettivo del provvedimento che si preannuncia come un danno per la città e una beffa per gli stessi commercianti”.
“In queste settimane sono state assegnate delle concessioni e non tutte rispecchiano l’estensione data durante il Covid, si rischiano delle sovrapposizioni e questo creerà dei conflitti tra gli esercenti in particolare in piazza Cermenati e in piazza XX Settembre – spiega l’assessore – spiace poi vedere che un ente dello Stato che fa sabotaggio dell’istituzione più vicina ai cittadini, del personale del Comune hanno predisposto un regolamento e istruito delle pratiche, oltre agli stessi commercianti che le hanno preparate. E’ tempo e lavoro perso, che ha un costo. Dovremo fare tutto da capo con le complicazioni che ne conseguono”.
Motivi per cui l’amministrazione comunale di Lecco sta pensando di rivolgersi ad ANCI “per capire se vi siano margini di risposta al Governo per modificare questa proroga – spiega Cattaneo – Sappiamo bene che il commercio ha vissuto delle difficoltà, in ultimo i rincari, e che deve esserci un’attenzione per i negozianti ma un conto era durante il Covid, quando in emergenza erano previsti ristori e gratuità degli spazi, in questo caso invece i commercianti devono pagare la tassa di occupazione ed è un dato significativo la riduzione del 50% di giorni e spazi richiesti dagli esercenti rispetto allo scorso anno”.
Cattaneo chiarisce poi una questione balzata all’occhio di diversi esercenti che in questi giorni hanno ricevuto dall’agenzia San Marco il bollettino da pagare: “Sul documento è indicato l’importo complessivo e questo ha lasciato intendere a molti che fosse necessario un unico pagamento, invece, è possibile rateizzare come avevamo previsto”.