Turismo in crescita nel lecchese, Zamperini (FDI): “Serve strategia più organica per i territori montani”

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L'assessore regionale Giacomo Zamperini

Il consigliere di Fratelli d’Italia commenta i dati sul turismo in Provincia di Lecco

“Ritengo che si possa e si debba fare di più per la valorizzazione dei territori montani”

LECCO – Analogamente a tutta la Lombardia, come sottolineato dall’Assessore alla partita Barbara Mazzali, il turismo cresce in tutte le province ed i distretti. I dati nella Provincia di Lecco attestano 939.474 visitatori nel 2023, dei quali il 75,36% sono turisti internazionali (707.951) con una crescita del 54,10% dal 2019 ed il 24,64% italiani (231.523), per un aumento complessivo del 35,58% dalla stagione pre-Covid. Questi dati evidenzierebbero altresì una notevole disomogeneità territoriale. Infatti, l’84% degli avventori si concentrerebbe in 15 Comuni sul Lario e sui laghi minori, il 10% in Brianza (43 Comuni), solo il 5% in Valsassina con i suoi 20 Comuni e l’1% nella Valle San Martino, composto da 6 Comuni.

Sull’argomento è intervenuto il Consigliere Regionale lecchese di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini: “I dati sull’aumento dei turisti in Provincia di Lecco rappresentano un quadro della situazione piuttosto ambivalente. Se da un lato è positivo e fa piacere che sempre più turisti scelgano il nostro territorio ricco di attrattive per trascorrere le loro vacanze, dall’altro, purtroppo, è chiaro come sia praticamente solo il lago, con i suoi comuni rivieraschi, ad essere preso d’assalto, provocando anche notevoli disagi ai residenti nella loro quotidianità, basti pensare alla fatica negli spostamenti dal punto di vista viabilistico o, più banalmente, ai servizi più essenziali come il reperimento di parcheggi. È palese che questo comporti un forte disequilibrio tra lago e monti”.

“Ritengo che si possa e si debba fare di più per la valorizzazione dei territori montani e delle aree interne, anch’esse potenzialmente attrattive, ma sulle quali, invece, si investe ancora troppo poco in termini turistici. Il nostro lago sta vivendo un momento positivo in termini di arrivi e flussi, ma vi sono importanti segnali di un eccesso di presenze in alcune località, troppo concentrati nei mesi estivi – basti pensare a Varenna, Dervio e Bellano – che rischiano di minare l’esperienza di visita dei turisti”.

“A fronte di un tale aumento di visitatori è fondamentale implementare il servizio di trasporto pubblico con l’obiettivo di migliorarlo e renderlo capace di soddisfare gli standard qualitativi anche di un target turistico “alto-spendente” come quello internazionale. Regione Lombardia dovrebbe fare di più anche nella regolamentazione del fenomeno, oggi praticamente incontrollato, di proliferazione di alloggi brevi, B&B, case vacanze e locazioni turistiche, che nella nostra Provincia rappresentano il 36% dei posti letto totali, mettendo in campo delle regole chiare sull’utilizzo di questa modalità di accoglienza. Un aspetto che non va assolutamente trascurato riguarda infatti il fenomeno della “de-residenzialità”, che rischia di affliggere soprattutto i piccoli comuni rivieraschi”.

“I residenti affittano le loro dimore per soggiorni brevi e remunerativi e vanno a vivere altrove, lasciando in questo modo i comuni si spopolino di famiglie stanziali, con il rischio che vengano sempre meno anche i servizi di base. Da ultimo un auspicio: il turismo deve andare sempre più di pari passo con la valorizzazione delle identità locali. Il segmento del turismo religioso, la valorizzazione monumentale, il momento d’oro che vive la cucina italiana (con la ristorazione chiamata a giocare un ruolo essenziale): tutti questi elementi vanno virtuosamente raccordati tra loro, affinché siano le Identità locali ad essere fiore all’occhiello del turismo lecchese e lombardo, con un particolare occhio di riguardo alle nostre montagne, alle nostre radici identitarie, al patrimonio immateriale delle così dette “terre alte””. conclude il Consigliere Zamperini.