Merate chiede pace: piazza Prinetti gremita per dire no alla guerra

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Merate presidio pace no guerra

Tantissime persone in piazza nel tardo pomeriggio di oggi a Merate per chiedere, a gran voce, pace

Un coro unanime per ribadire lo stop alla guerra: “Le parole devono prendere il posto delle bombe”

MERATE – Centinaia e centinaia di persone in piazza Prinetti nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 2 marzo, nel nome della pace.

 

È stata davvero imponente la partecipazione al presidio contro la guerra in Ucraina promosso da numerose associazioni del territorio che hanno colto lo spunto offerto da Amnesty International e dalla pastorale giovanile del Decanato di Merate chiedendo a gran voce che il rumore, assordante, delle esplosioni e delle bombe lasci spazio a parole di conciliazione e di speranza.

Cristina Mazza e don Davide Serra

A prendere parola, prima di lasciare poi spazio alle letture, alle testimonianze e alle canzoni, sono stati Cristina Mazza e don Davide Serra.

“La nostra presenza qui oggi rappresenta un gesto condiviso di solidarietà e impegno che supera ogni appartenenza e ci restituisce alla nostra comune umanità– ha detto la portavoce di Amnesty -.Crediamo che essere qui sia una scelta importante perché non vogliamo rassegnarci alla logica delle armi e della violenza.  Siamo qui per dire anche che non siamo indifferenti alla sofferenza degli altri”.

Parole accorate a cui si è unito il coadiutore dell’oratorio del centro, associandosi ai ringraziamenti tributati alle realtà e ai sodalizi che hanno reso possibile una manifestazione organizzata a tempi record. “Mi piace vedere oggi in piazza una comunità che supera o meglio rivive le diverse appartenenze in un coro unito nel segno della pace”.

In segno di rispetto per la manifestazione pacifica, molti esercenti del centro cittadino hanno raccolto l’invito lanciato dall’associazione La Nostra Mela e hanno tenuto le serrande abbassate. Presenti anche numerosi sindaci, dal primo cittadino di Merate Massimo Panzeri al collega di Casatenovo Filippo Galbiati, passando per gli amministratori di Cernusco, Montevecchia, Santa Maria Hoè, La Valletta, Paderno, Imbersago, Brivio, Osnago e Sirtori in un unico e condiviso appello a un mondo che possa essere illuminato dall’arcobaleno della pace.

Gli stessi colori delle tantissime bandiere  sventolate durante il presidio dai rappresentanti delle associazioni, dagli scout, dai semplici cittadini e dai numerosi bambini, con lo sguardo riflesso nella luce prodotta dai lumini accesi e posizionati su un semplice telo bianco con la scritta pace.

Tra letture e canzoni, c’è stato spazio anche per le toccanti testimonianze di due  donne ucraine, residenti da anni in zona. Oxana ha voluto ringraziare di cuore tutto il popolo italiano che sta dando una mano, tramite raccolte alimentari e ospitalità, la popolazione ucraina mentre Ania ha voluto sottolineare la possibilità di una pacifica convivenza tra russi e ucraini, travolti da questa assurda guerra.

“Questo presidio non finisce qui perché dobbiamo essere capaci di portare nella vita di tutti i giorni le nostre scelte a sostegno della popolazione dell’Ucraina” ha concluso don Davide, lasciando poi alle note immortali di Imagine di John Lennon il compito di chiudere la partecipata e sentita manifestazione con cui Merate ha chiesto a gran voce pace.

 

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