Merate, prima ‘bennata’ per il polo d’emergenza: “Un sogno che si avvera”

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foto archivio

Stamattina la cerimonia di apertura del cantieri di ampliamento della caserma dei Vigili del Fuoco

Verrà creata anche la sede del Com e della protezione civile comunale di Merate

MERATE – Un progetto del territorio per il territorio che ha visto uniti e partecipi i Comuni della zona. Si è aperto ufficialmente questa mattina, sabato 19 marzo, con una prima, simbolica, bennata il cantiere per la realizzazione del centro polifunzionale di emergenza, che verrà realizzato in via degli Alpini ampliando l’attuale caserma dei Vigili del Fuoco di Merate e creando anche la sede del Com, centro operativo misto (in cui sono ricompresi 13 Comuni) e della protezione civile di Merate.

 

Un investimento importante, del valore di un milione e 200mila euro, finanziato per la metà con fondi regionali (qui l’articolo), che vede uniti i Comuni del bacino del Meratese e del Casatese dove viene svolta la stragrande maggioranza delle uscite, ben 800, effettuate dai vigili del fuoco volontari del distaccamento di Merate.

Don Luigi Peraboni, Pier Castelli e Gianni Galbusera

Una realtà importante, cresciuta di anno in anno, sia come volontari che come mezzi a disposizione, che ora punta al salto di qualità, coronando un sogno cullato dal lontano 1994, anno di nascita dell’associazione Amis dei pumpier de Meraà quando la sede del 115 meratese era ancora situata vicino alla chiesina di San Bartolomeo.

“E’ importante poter contare su sedi appropriate e dotate delle giuste attrezzature” ha sottolineato Pierangelo Castelli, a nome dell’associazione Amis dei Pumpier mentre l’attuale comandante del distaccamento Leonardo Bonanomi, ringraziando per il sostegno che non è mai mancato dai Comuni in tutti questi anni, è entrato nei dettagli dell’intervento. “La sede che andiamo a completare prevede la realizzazione di una nuova rimessa e di un castello di manovra, due investimenti importanti per la nostra caserma che può contare su tanti mezzi a disposizione ed effettua 800 interventi all’anno servendo 26 Comuni della Provincia, a cui si aggiungono 5 o 6 comuni della Bergamasca.

Leonardo Bonanomi, comandante del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Merate

“Siamo anche seconda partenza su Monza. Siamo quindi una parte importante del soccorso della Provincia di Lecco. Il comando ha sempre creduto in questa sede e ora, con l’ampliamento, possiamo lavorare in maniera migliore”. Oltre alla nuova rimessa, verrà realizzato il castello di manovra (che sarà l’unico attivo nella nostra Provincia), che sarà determinante per la formazione dei Vigili del Fuoco.

Soddisfatto anche Giordano Corneo, che ha portato i saluti del gruppo di protezione civile meratese, che potrà finalmente contare su una nuova.

Giordano Corneo
Giordano Corneo

Dopo aver chiesto di osservare un minuto di silenzio in memoria di Diego Busdon,  funzionario del Comando provinciale di Lecco recentemente scomparso, il sindaco di Merate Massimo Panzeri ha evidenziato lo sforzo congiunto e condiviso dei sindaci, presenti questa mattina in gran numero (pur con alcune assenze importanti, come quelle di Casatenovo, Missaglia, Viganò, Barzanò e La Valletta, Comuni che hanno deciso di non versare alcun contributo per la creazione della sede del Com, mettendo a disposizione i soldi solo per l’ampliamento della caserma dei pompieri) per poter arrivare alla creazione del polo unico d’emergenza: “Siamo all’inizio ufficiale cantiere che amplierà la struttura e darà una casa adeguata alla Protezione civile e sarà la sede del Com per dare qualora fosse necessario una risposta di tutto il territorio”.

Gli ha fatto eco la presidente della Provincia Alessandra Hofmann ha posto l’accento sulla bontà di un progetto che prevede la realizzazione di un polo emergenziale di emergenza allargato ad altre forze di protezione civile. “Il mio grazie va al Comune di Merate che ci ha creduto e che ha spinto per arrivare oggi alla posa della prima pietra. Non posso poi non rivolgere un sentito ringraziamento a tutti voi che lavorate per la nostra sicurezza”.

Il plauso condiviso anche dal prevosto don Luigi Peraboni che, prima di impartire la benedizione, ha voluto richiamare all’attenzione dei presenti la tragica situazione dell’Ucraina: “In queste settimane in cui le immagini di distruzione stanno entrando prepotentemente nelle nostre case, leggo come un segno di speranza l’essere qui oggi insieme per costruire perché questo dimostra attenzione a un bisogno e a un servizio da svolgere. Sento il dovere, anche a nome della comunità cristiana che rappresento, di ringraziare tutte le persone che si mettono al servizio degli altri. Sapere che esiste qualcuno che ci tende la mano, ci dona pace e serenità”.

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