La cooperativa Il Paso ha presentato alle consulte il progetto. L’obiettivo è aprire per aprile 2020
Il progetto prevede la realizzazione di caffetteria, ciclofficina con deposito bici, vetrina per i prodotti del Parco e un info point per l’accesso al Parco
CERNUSCO – Una caffetteria, impreziosita da una nicchia che si affaccia direttamente sulla banchina dei treni e strutturata per accogliere sia il pendolare frettoloso che quello che vuole gustarsi un caffè molto… lungo. Un angolo dove esporre i prodotti tipici del Parco del Curone e un info point dotato di tabellone per illustrare le potenzialità turistiche delle zona. Ma anche un deposito delle bici, irrobustito rispetto alla struttura attuale dalla presenza di una ciclo officina all’interno e i bagni pubblici finalmente restituiti alla collettività. Il tutto negli spazi, attualmente sottoutilizzati, della stazione ferroviaria di Cernusco – Merate.
Un progetto ambizioso
Ecco in pillole “La stazione in movimento. Interconnessioni per una fruizione sostenibile del territorio”, il progetto di largo respiro presentato martedì sera durante la riunione congiunta delle consulte ecologia e ambiente da Raffaele Pirovano, vice presidente de Il Paso, cooperativa con sede operativa a Cascina Maria a Paderno.
Un sogno a lungo coltivato da diversi attori e ora pronto a diventare realtà. “Ci siamo dati come termine ultimo per aprire quello di aprile 2020 – ha precisato Pirovano -. Dobbiamo ancora recarci in Sovraintendenza per avere il nulla osta mentre mercoledì l’architetto Villa presenterà il progetto definitivo a Rfi, proprietaria dell’immobile”.
Una stazione da far “rivivere”
L’intervento riguarda infatti l’immobile della stazione ferroviaria e ha l’obiettivo di riqualificarlo facendolo diventare un punto di attrazione per viaggiatori e turisti interessati a scoprire le bellezze del Parco del Curone. Nei locali che negli anni passati ospitavano le sale d’attesa, verrà ricavata la caffetteria. “Non sarà un semplice bar, ma un luogo in cui tutti potranno accedere potendo anche trascorrere del tempo per lavorare con il pc portatile. Abbiamo previsto l’apertura di una nicchia per permettere di affacciarsi direttamente sulla banchina dei treni”.
Il progetto prevede anche la riqualificazione del piccolo stabile dove sono ospitati i servizi igienici, attualmente chiusi. “Ci occuperemo noi dell’apertura e chiusura consegnando le chiavi a chi dovrà recarsi”. L’attuale deposito bici, aperto con successo da alcuni anni, verrà potenziato con la presenza di una ciclo officina per la riparazione delle due ruote, che potranno anche essere lavate in loco. Completa il tutto lo spazio vetrina per i prodotti tipici del territorio del parco del Curone con l’obiettivo di aprire un gruppo di acquisto a km zero, già ribattezzato gruppo di acquisto ferroviario, l’info point per promuovere attività di mobilità dolce, ulteriormente incentivate dalla possibilità di poter noleggiare dieci bici elettriche.
Una mobilità dolce tutta da sostenere
“E’ un progetto complesso che la cooperativa da sola non sarebbe mai riuscita a portare avanti – ha aggiunto Pirovano -. Ritengo che l’appuntamento delle Olimpiadi 2026 darà un ulteriore slancio a questo intervento, visto che ci troviamo su una tratta di largo passaggio”. L’apertura della caffetteria comporterà la creazione di nuovi posti di lavoro per 5 o 6 persone di cui almeno 2 disabili. “Abbiamo già avuto dei contatti con i referenti dei pendolari a cui abbiamo sottoposto il progetto. Abbiamo ricevuto degli input che stiamo valutando come quello di creare qui un punto di raccolta degli ordini effettuati con l’e-commerce o quello di puntare sulla preparazione di cibo pronto da portare al lavoro, la cosiddetta schiscetta”.
Il sì convinto del sindaco De Capitani
Soddisfatta di questo progetto il sindaco Giovanna De Capitani: “Per noi si tratta di un servizio offerto all’intero territorio, per la cooperativa si tratta di un investimento importante reso possibile grazie al bando della Fondazione comunitaria lecchese. Crediamo molto in questo intervento perché permette di preservare anche una zona, come quella della stazione, dove tempo fa ruotava un certo tipo di microcriminalità. Anche Rfi ha compreso il potenziale di questo progetto, dando la disponibilità dei locali per aprire una caffetteria. Noi ci stiamo muovendo per creare un contorno adeguato di fronte a uno scenario difficile, come quello vissuto ogni giorno dai pendolari che devono loro malgrado fare i conti con ritardi e soppressioni”.
Il contributo decisivo della Fondazione Comunitaria del Lecchese
L’investimento, a cui hanno preso parte diverse realtà, ammonta a 800mila euro. La Fondazione comunitaria del Lecchese ha stanziato 100mila euro, il Comune di Cernusco 38.630 euro mentre Paso Lavoro si accolla la spesa di 580mila euro. Anche Merate comparteciperà con 60mila euro. “Per i Comuni si tratta di un investimento aggiuntivo di 16mila euro rispetto a quanto attualmente stanziato per la gestione del deposito delle bici e delle moto” ha concluso Pirovano.