Merate, emergenza covid: 1600 ore di lavoro per i volontari della Protezione civile

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Il resoconto dei mesi di emergenza Covid visti con gli occhi dei volontari della Protezione civile

Tantissime le attività svolte dimostrando sempre lo stesso spirito di abnegazione e professionalità

 

MERATE – Pasti e generi alimentari portati al personale medico e infermieristico, oltre 120 consegne di farmaci ai cittadini, la pulizia delle tombe nei cimiteri cittadini con la posa di oltre 4mila ramoscelli di ulivo in occasione della Pasqua. E poi la distribuzione di 26mila mascherine alla cittadinanza, l’assistenza per lo svolgimento del mercato settimanale, il tendone allestito all’ingresso del Frisia e la consegna dei pc agli studenti per la didattica a distanza.

Sono solo alcune delle tantissime attività svolte dai volontari del gruppo di Protezione civile di Merate durante la maxi emergenza legata al coronavirus. Sono ben 1600 le ore di lavoro svolto, con passione, dedizione e altruismo solo in questi mesi di pandemia a conferma di come le tute gialle, coordinate da Andrea Bonfanti, si siano rimboccate le maniche dimostrando competenza, professionalità e disponibilità anche in questa particolare e delicata situazione.

Dal 9 marzo il Coc

Risale infatti al 9 marzo la costituzione del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) con la formale attivazione dei Volontari per lo svolgimento dei servizi di assistenza alla popolazione secondo le disposizioni del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile. “Il primo intervento che ci ha visto protagonisti in quei giorni quando la situazione sanitaria nei presidi ospedalieri di Merate e di Lecco era al collasso è stato il trasferimento da Vimercate all’Ospedale di Lecco di un macchinario elettromedicale per anestesia che sarebbe stato convertito ad uso respiratorio – raccontano gli stessi volontari ripercorrendo settimane impossibili da dimenticare – . Da quel momento sono iniziate le quotidiane “visite” all’Ospedale di Merate per la consegna dei pasti offerti dalla ditta Formenti Carni di Cassago Brianza e dei generi alimentari dalla Panetteria Tamandi di Merate che sono stati distribuiti al personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso e dei reparti che nel frattempo erano stati convertiti a “reparti Covid””.

La pulizia straordinaria delle tombe del cimitero cittadino

Dai pasti ai farmaci grazie alla collaborazione, attivata in sinergia con il Comune, con le Farmacie Griffini, San Francesco e Brugarolo per la distribuzione gratuita a domicilio dei medicinali ai cittadini che ne facevano richiesta, per un totale di oltre 120 consegne.

Un impegno che non è venuto meno nemmeno nelle festività: “In occasione della Pasqua, a causa della chiusura dei cimiteri e delle ordinanze che impedivano qualsiasi tipo di spostamento, l’amministrazione comunale con il supporto del Gruppo di Protezione Civile, degli Alpini e degli Amis di Pumpier ha voluto dare un segnale di vicinanza alla popolazione effettuando la pulizia dei cimiteri e la posa di un ramoscello di ulivo su ognuna delle oltre 4000 tombe dei cimiteri di Merate. Alla fine del mese di Marzo abbiamo svolto la distribuzione dei volantini informativi del Comune di Merate e nei giorni 11 Aprile e 9 Maggio è stata invece effettuata una duplice consegna porta a porta di oltre 26.000 mascherine alla popolazione (due mascherine chirurgiche per ogni nucleo famigliare) con l’impiego di tutti i nostri Volontari e con l’aiuto dei Volontari della Croce Bianca di Merate, degli Alpini e degli Amis di Pumpier”.

Impegno anche nella Fase 2

Una presenza costante e quotidiana che è continuata anche nella cosiddetta Fase 2 e con l’allentamento delle misure di contenimento del contagio. “A seguito della parziale riapertura dell’Ospedale cittadino, in supporto alla Protezione Civile provinciale, è stato garantito il controllo degli accessi all’interno della hall, mentre nello stesso periodo, in conseguenza della riapertura dell’isola ecologica rimasta chiusa nei due mesi precedenti è stato effettuato un presidio durante gli orari di apertura per evitare il sovraffollamento dell’area, così come al mercato settimanale, inizialmente solo alimentare e con il controllo serrato degli accessi e la misurazione della temperatura e in secondo luogo con il suo ritorno alla normalità”.

Le tute gialle sono state in prima linea anche sul fronte dell’assistenza agli studenti e della popolazione più fragile, effettuando la consegna a domicilio dei computer ai ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Merate, l’allestimento della tenda presso l’Istituto geriatrico e riabilitativo Frisia da utilizzarsi per effettuare i tamponi al personale infermieristico e medico e un servizio di consegna e ritiro della biancheria e degli indumenti dei pazienti ospedalizzati alle famiglie.

Più di 100 interventi per 1.600 ore di “lavoro”

Un impegno incessante, quantificato, per ciò che riguarda esclusivamente l’emergenza Covid, in oltre 100 interventi con un totale di oltre 1600 ore di lavoro (solo per l’intero anno 2019 sono state 2119 le ore di lavoro effettuate) per attività completamente gratuite e al servizio della cittadinanza. “Terminata questa emergenza, il nostro impegno continua con la stessa dedizione, passione e abnegazione, con la certezza in questi mesi di avere ricevuto più di quanto abbiamo dato. Chi fosse interessato a entrare a far parte del Gruppo di Protezione di Merate può contattarci all’indirizzo protezione.civile@comune.merate.lc.it oppure venire a trovarci presso la nostra sede di Via Cerri 51 a Merate tutti i mercoledì sera dalle ore 21,30 alle ore 23.00.  Il motto, manco a dirlo, è la celebre frase di J.F. Kennedy: “Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”.