Tumori al seno, Fare Salute dona alla Breast Unit del Mandic l’apparecchiatura Sentimag

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Sentimag è un’apparecchiatura diagnostica che permette l’identificazione delle lesioni mammarie non palpabili

Il regalo di Natale di Fare Salute per la Breast Unit dell’ospedale di Merate

MERATE – E’ un’apparecchiatura diagnostica innovativa che permette l’identificazione di lesioni mammarie non palpabili, consentendo un intervento di rimozione del tumore più efficace e meno lesivo anche a livello estetico. Nuovo gesto di generosità dell’associazione Fare Salute nei confronti dell’ospedale San Leopoldo Mandic con la donazione alla Breast Unit di Sentimag, uno strumento dal costo di circa 30mila euro che permetterà all’equipe di medici, infermieri e operatori, capitanati dalla senologa Carla Magni di essere ancor più puntuali ed efficaci nella cura di una patologia molto diffusa (affligge una donna su otto).

“Per noi Fare Salute è un’associazione amica, un vero e proprio angelo custode che ci supporta nel percorso di cura e presa in carico dei malati oncologici e delle loro famiglie” ha puntualizzato la direttrice sanitaria di Asst Lecco Alessandra Grappiolo, portando i saluti del direttore generale Marco Trivelli.

La senologa Carla Magni

Carla Magni è entrata poi nel merito dell’attività svolta dalla Breast Unit, struttura complessa operante a scavalco tra il presidio di Lecco e quello di Merate, per garantire sostegno e vicinanza alle pazienti il più possibile vicino a casa.

“Il tumore alla mammella è una malattia ad altissima diffusione. Nel 2023 sono stati registrati, in Italia, 55.900 nuovi casi: le campagne di screening, che permettono un’identificazione precoce dei casi e il miglioramento delle terapie, hanno permesso di aumentare di molti anni la sopravvivenza delle persone colpite da questo tipo di tumore anche perché più il tumore è piccolo e più c’è la possibilità di guarire”.

Nel Lecchese si registrano, ogni anno, circa 300 – 350 nuovi casi: “La maggior parte dei pazienti sceglie di curarsi e farsi operare da noi. Gli interventi per casi di tumori maligni sono circa 350, quelli per patologie benigne sono circa 150. In questi numeri sono comprese anche persone residenti in altre Province che scelgono Lecco o Merate per vicinanza e comodità. Ci tengo a sottolineare che grazie a un’equipe trasversale e molto qualificata, in cui sono annoverati radiologi, chirurghi, psicologi e infermieri, riusciamo a garantire un servizio di presa in carico e qualità pari ai centri milanesi di riferimento”.

La direttrice sanitaria Alessandra Grappiolo

La Breast Unit ha erogato, da inizio anno fino a novembre, qualcosa come 5mila prestazioni ambulatoriali con un incremento del 2 per cento rispetto ai dati dello scorso anno. “Nella nostra Provincia registriamo una sopravvivenza più alta rispetto al dato medio nazionale grazie all’ottima adesione alla campagna di screening e l’altrettanta adeguata aderenza terapeutica fornita. Seguiamo i Pdta, piani diagnostici terapeutici aziendali e i protocolli indicati dalla Regione”.

Magni ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento ai colleghi del team chirurgico nelle persone di Lucia Corizia, Adriana Lomonaco e Maria Emanuela Limonta, prossima alla pensione. “Un grazie speciale va anche agli infermieri che si occupano anche di gestire gli appuntamenti e le prenotazioni dei singoli casi”.

Magni ha poi mostrato il funzionamento di Sentimag, apparecchiatura che permette un intervento più puntuale in caso di lesioni non palpabili e non visibili all’ecografia.  “Finora abbiamo operato utilizzando un tracciante radioattivo che prevede che venga iniettato il liquido il giorno prima dell’intervento. Sentimag invece funziona diversamente e prevede il posizionamento di un semino magnetico nella mammella che permetterà di guidare l’operatore verso la lesione facendola rimuovere in maniera puntuale mantenendo inalterata la radicalità oncologica dell’intervento”.

La nuova apparecchiatura, donata all’ospedale di Merate da Faresalute , permetterà anche di evitare il passaggio in ospedale il giorno prima dell’intervento, riducendo il tessuto da asportare e migliorando quindi il risultato estetico dell’intervento.

Molto delicata, l’apparecchiatura resterà in funzione solo al Mandic per evitare che trasferimenti e continui passaggi ne possano compromettere la funzionalità. Al momento il Manzoni di Lecco ne è sprovvisto, ma è già prevista una prossima acquisizione anche per il presidio di Germanedo.

“Il nostro grazie va ai tanti volontari dell’associazione che lavorano per raccogliere fondi per riuscire ad acquistare queste strumentazioni molto importanti e utili” ha chiosato Magni che ricopre il ruolo di responsabile scientifico del sodalizio. Le ha fatto eco anche Grappiolo, portando i ringraziamenti di Asst Lecco per la continua e concreta vicinanza alla realtà ospedaliera.

Siamo circa 150 volontari e quest’anno è stato un anno importante per noi visto che abbiamo festeggiato il quindicesimo anniversario di fondazione. Promoviamo ben volentieri iniziative, come i mercatini, i tornei di burraco e i concerti per raccogliere fondi per l’ospedale di Merate” ha concluso il presidente Giovanni Mandelli.