Comune, banda sociale, scuola di musica, coro La Torr e Suono Antico uniti in una grande sfida: “E’ un’idea che è già diventata una progettualità”
La casa della musica sorgerà nell’area di Cascina Galli, dando così vita a un unico polo musicale. “Un’opportunità per l’intera città”
MERATE – Costruire, nell’area di Cascina Galli, una casa della musica, capace di ospitare tutte le associazioni musicali della città diventando, al contempo, un polo musicale di riferimento anche al di fuori dei confini meratesi. E’ l’ambizioso progetto presentato questa mattina, sabato, in Municipio durante la sottoscrizione della lettera di intenti che vede protagonisti l’amministrazione comunali e le quattro associazioni – la scuola di musica San Francesco, la banda sociale meratese, il coro la Torr e il coro suono antico – attive nel panorama musicale cittadino.
Un’idea che è già diventata progettualità
“Dopo alcuni incontri precedenti avvenuti negli ultimi mesi, siamo qui oggi a firmare un accordo che avvia un percorso che ci auguriamo possa essere il più veloce possibile” ha sottolineato il sindaco Massimo Panzeri, constatando come tutti i sodalizi coinvolti siano da tempo alla ricerca di nuovi spazi dove poter esercitare la propria attività. “Siamo partiti da un’idea, che è già diventata una progettualità e che speriamo diventi presto un progetto intorno al quale fare convergere le risorse economiche”.
Da qui l’appello all’intera comunità a condividere un sogno destinato a dare lustro alla città. “Vogliamo arrivare a costruire una casa della musica bella e da tale da essere invidiata da tutto il territorio. Gli attori coinvolti ci hanno già contagiato, trasmettendo la loro passione e l’entusiasmo”. L’obiettivo è ora quello di riuscire a coinvolgere in questa bella sfida l’intera città (non a caso alla conferenza stampa sono stati invitati anche i consiglieri di minoranza di Cambia Merate presenti con Aldo Castelli, Patrizia Riva e Gino del Boca) intercettando contributi privati e bussando alle porte di Regione, Stato ed Europa per attingere a finanziamenti.
Le tappe burocratiche
Una strada, quella della ricerca di finanziamenti (indispensabili visto che in base alle prime bozze di progetto si parla di una spesa stimata tra i 3 e i 5 milioni di euro), a cui si affiancherà l’iter burocratico per disegnare, anche sul Pgt, la casa della musica nel perimetro di Cascina Galli. “Dovremo fare una variante puntuale al Pgt per cambiare la destinazione d’uso di questo edificio, già di proprietà del Comune”. La cascina, situata in fondo a via don Gnocchi, dietro la caserma dei pompieri, non è sottoposta ad alcuni vincolo, quindi si potrà elaborare un progetto “come su un foglio bianco, permettendo di costruire la casa della musica dei nostri sogni”.
Un percorso condiviso
Un progetto che vede unite le quattro associazioni che si troveranno poi un domani a dover convivere nei nuovi spazi creati all’interno di quella che ora è Cascina Galli. Tutti e quattro i referenti hanno espresso soddisfazione per un percorso che va a risolvere l’attuale criticità rappresentata dalle sedi (strette e destinate, nei progetti, a destinazioni diverse).
Roberto Ciofi, di Suono Antico, ha voluto ricordare come questo sogno fosse stato già accarezzato dalla compianta Giusy Spezzaferri anni fa mentre Pierpaolo Arlati, numero uno della banda sociale meratese, nonché esponente del direttivo nazionale dell’Anbima, ha parlato di “una grande opportunità fornita” esprimendo l’augurio che si possa entrare nella nuova casa della musica in un paio di anni.
Giuseppe Carmagnani del Coro La Torr ha posto l’accento sulla modernità di un progetto che punta a creare un unico polo musicale, portando la musica anche ai giovani mentre Maria Alessandra Panbianco della scuola di musica San Francesco ha colto in questo percorso anche un segnale di rilancio e di scossa in un periodo purtroppo caratterizzato da molta depressione e paura.
Una casa della musica da… invidiare
A chiudere il giro di interventi, prima della sottoscrizione dell’accordo, accompagnata dall’intermezzo musicale a cura dei musicisti Alberto Longhi e Antonella La Donna, l’assessore alla Cultura Fiorenza Albani ha ribadito il suo plauso a un progetto destinato a rendere grande Merate.
L’iter prevede ora la variazione al Pgt per cambiare la destinazione urbanistica dell’area, l’assegnazione di un incarico a un professionista per la stesura dello studio di prefattibilità tecnico ed economica e infine l’inserimento del progetto nel piano triennale delle opere pubbliche. “Non posso dare tempistiche” ha concluso il sindaco, ricordando come le quattro associazioni coinvolgano qualcosa come 700 famiglie.