Al via questa sera il festival Nameless ad Annone, anteprima gratuita per i residenti va “sold out”
Organizzazione e sindaci fanno squadra: “E’ una grande opportunità per il territorio”
ANNONE – Due palchi enormi, così come le tensostrutture che li ospitano, una carrellata di artisti internazionali e nostrani, 20 mila persone attese ogni giorno: è il festival Nameless, il più grande evento di musica in provincia di Lecco che aprirà le sue porte questa sera con un’anteprima gratuita dedicata ai residenti e poi da domani, giovedì, si entrerà davvero nel vivo.
Nuova edizione e nuova location per l’evento, che quest’anno torna a realizzarsi dopo due anni di stop causa pandemia e lascia la Valsassina per inaugura la sua nuova ‘casa’ ad Annone Brianza, in località Poncia, un’area di 20 mila metri quadrati al confine con Molteno, Oggiono, Bosisio e Cesana Brianza.
“Dopo aver superato tante peripezie in questi due anni, torniamo finalmente con il festival – ha rimarcato Alberto Fumagalli, alla guida dell’organizzazione del Nameless – credo che dopo l’emergenza Covid oggi le persone, in particolare i giovani, hanno voglia di ritrovarsi e tornare a sentire le vibrazioni della musica. Il Nameless consente a tutti di vivere l’esperienza di un grande festival internazionale senza dover uscire dall’Italia”.
Un grande evento che necessita di un’imponente macchina organizzativa che in questi due anni non ha mai smesso di funzionare.
“Mille e cento giorni fa abbiamo iniziato le prime riunione” ha ricordato il sindaco di Bosisio, Andrea Colombo intervenendo insieme agli altri primi cittadini nella conferenza stampa di presentazione del Nameless organizzata in mattinata a Villa Rosa di Molteno.
Un importante sforzo organizzativo ha dunque impegnato, il territorio: “Tante sono state le riunioni in Prefettura, abbiamo cercato di fare tutto nella maniera più accurata – ha rimarcato Patrizio Sidoti, sindaco di Annone – Essendo la prima edizione qui, l’imprevisto può capitare ma da parte nostra abbiamo pensato proprio a tutto”.
L’organizzazione e le misure di sicurezza
Ampie zone parcheggio sono state individuate in prossimità del festival nei comuni ad Annone e Molteno, è stata prevista anche un’area di carico-scarico passeggeri per i genitori che accompagnano i figli a circa 800 metri dal festival con un ‘percorso protetto’ per lo spostamento a piedi. Tolleranza zero per le ‘soste’ selvagge nei luoghi non autorizzati; multa e rimozione del veicolo sono assicurate.
Due aree filtro sono state predisposte per i controlli degli spettatori (non è possibile portare all’interno bottiglie e oggetti che possono essere ritenuti pericolosi) che portano entrambe all’ingresso principale del festival. Sono 175 gli steward al lavoro a cui si aggiungono 37 agenti di Polizia Locale, il cui costo di servizio è sostenuto dall’organizzazione dell’evento. Non mancheranno poi le altre forze dell’ordine, soccorsi sanitari, vigili del fuoco e protezione civile coordinate tramite la centrale unica operativa istituita dalla Prefettura.
“La sicurezza è sempre stato un tema importante per noi – ha sottolineato Federico Cirillo, direttore artistico del Nameless – oggi più, dopo il periodo del Covid, di prima si respira questa necessità anche tra i giovanissimi ora che c’è una ripresa degli eventi dal vivo. Il Nameless è sempre stata un’oasi per i ragazzi, che hanno potuto vivere il festival con tutte le sicurezze del caso. Ci ha fatto piacere che anche il territorio si sia mobilitato in questo senso”.
Una grande opportunità per il territorio
“Il Nameless è un festival, non un rave” ha ribadito Alberto Fumagalli, ben consapevole che “eventi di questo tipo possono mettere in difficoltà realtà tranquille come i nostri paesi”.
Anche per questo l’organizzazione ha deciso di dedicare l’anteprima ai residenti nei comuni interessati, che gratuitamente in serata potranno partecipare all’evento. Una proposta che gli abitanti non si sono lasciati scappare tanto che i posti disponibili, oltre diecimila, sono andati esauriti.
“Avere un festival così grande sul nostro territorio un po di timore inevitabilmente lo crea ma siamo convinti sia una grande opportunità – è intervenuta il sindaco di Oggiono, Chiara Narciso – c’è stata la sensibilità degli organizzatori nel cercare di minimizzare le eventuali ricadute negative”.
Al contrario, le ricadute positive sono ben attese: “Crediamo in questo evento e sul ritorno che avrà per il nostro territorio – ha sottolineato Giuseppe Chiarella, sindaco di Molteno – è un festival di importanza internazionale, la gestione di tante presenze non è semplice e se ci sarà qualche problematica la risolveremo, cercando di migliorarci ulteriormente per il prossimo anno”.
Già, perché il bacino dell’oggionese si ‘candida’ a far suo il Nameless per molte altre edizioni. I primi segnali dell’indotto già sono riscontrabili nelle prenotazioni alberghiere e nel ‘camping’ allestito al centro sportivo di Molteno che potrà ospitare fino a 400 persone. Il festival poi, dà lavoro a 500 addetti complessivi.
“Negli anni in cui il Nameless si è svolto a Barzio abbiamo sostenuto le tesi di laurea di diversi studenti che hanno calcolato l’indotto che l’evento ha prodotto per l’economia del territorio – ha spiegato Fumagalli – è emerso che mediamente il 68% dei partecipanti al festival spende una media di circa 400 euro al giorno. Per l’evento di Annone abbiamo stimato un indotto da 7 milioni di euro”.