Il Lecco sceglie Alfredo Aglietti per portare i blucelesti alla salvezza
Stamattina l’esonero di Bonazzoli, nel pomeriggio l’ufficialità di Aglietti nuovo mister e stasera la presentazione al Rigamonti Ceppi
LECCO – “In questo momento è normale che sia un po’ di scoraggiamento da parte dei tifosi però il campionato non è finito a Bari e ci sono ancora 14 partire per rimediare ad una situazione come questa”. Queste le prima parole del neo tecnico del Lecco, Alfredo Aglietti, che prende in mano la squadra dopo l’esonero di Bonazzoli e Malgrati.
“Ci sono dei momenti in Serie B che portano con l’acqua alla gola però ci sono anche gli spazi, la possibilità e la qualità della squadra per tornare intanto a respirare un’aria diversa da quella dell’ultimo posto. Poi per cercare di raggiungere una salvezza che dovrà essere sudata e lottata, fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. La squadra, inoltre, deve ripartire subito dalla partita di sabato con la voglia di portare a casa il risultato”.
Aglietti parla anche dell’eventualità di trattenere Bonazzoli nello staff tecnico: “Però ha scelto lui di non proseguire con la società e ha preferito defilarsi. Penso che gli debba essere reso anche onore perchè in maniera molto onesta ha preferito farsi da parte senza alcuna discussione”.
Il neo mister bluceleste ha ben descritto il campionato del Lecco che nello specifico: “Si divide in due tronconi, uno prima di Natale con una squadra che non mollava mai anche nelle sconfitte. Poi una seconda parte in cui si è raccolto poco o nulla, bisognerà capire il perchè di quel calo. Forse c’è stata un po’ di rilassatezza mentale che ha tolto delle certezze alla squadra, come se il difficile fosse stato già fatto”.
Sul credo tattico Aglietti spiega che tanto dipende dal momento in cui uno arriva: “Impostando la squadra ad inizio stagione è un conto, quando invece si subentra è un altro perchè c’è da badare poco allo spettacolo e più alla sostanza. Sicuramente non andrò a snaturare troppo quello che è stato fatto fino ad ora, col mercato di gennaio la rosa è stata arricchita e ci sono anche delle soluzioni diverse che vedremo giorno per giorno come sviluppare. Di sicuro giocheremo con la difesa a quattro”.
“Poi in avanti si può variare, nel mio percorso ho usato diversi moduli dal 4-4-2, al 4-3-3 o il 4-3-1-2. Dipende tanto dalle caratteristiche dei giocatori che devo ancora conoscere e capire quale sarà il vestito migliore per questa squadra ma non escludo niente per adesso, considerando anche che il tempo è poco. Siamo un foglio bianco uno per gli altri e sono partito con la mente sgombra”.
A proposito dell’impenetrabilità difensiva da ritrovare Aglietti spiega che: “Non è tanto una questione di modulo ma nel calcio ci sono due fasi quella di possesso e non possesso in cui tutti i giocatori devono correre e sacrificarsi per non prendere gol. Viceversa quando abbiamo palla noi dobbiamo avere idee ed organizzazione e qualità per mette in difficoltà gli avversari”.
Il tecnico bluceleste ha parlato anche delle aspettative che ha nei confronti di tutto il gruppo squadra non solo dai giocatori di categoria come Ionita o Crociata: “Mi aspetto un apporto in più da tutti quanti non solo dai giocatori importanti. Se tutti mettono qualcosa di più ci salviamo: bisogna essere leader non solo con la voce ma anche con l’esempio. La responsabilità deve essere di tutti sia quando sia quando si vince che quando si perde”.
“L’obiettivo di tutti deve essere comune e dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno ed essere uniti per mandare messaggi univoci di fiducia e compattezza. La Serie B è un patrimonio di Lecco e per Lecco, dovremo essere perciò uniti per trovare una compattezza al fine di salvaguardare la categoria e per poi dopo programmare con più serenità. Non dimentichiamo l’estate del Lecco, bisogna ricordare anche quei momenti per darsi una mano a vicenda”.
Aglietti parla anche del mercato appena concluso e di come lui debba guidare una rosa nuova con tanti fautori della promozione che hanno cambiato maglia: “La rosa dell’anno passato ha portato il Lecco in Serie B, io però mi baserò sulla qualità della rosa da ora in avanti”.
“Gli artefici della promozione sono stati ringraziati in tutte le maniere e ora questo gruppo deve cercare di confermare quello che hanno fatto la passata stagione. Per noi salvarci è come vincere il campionato, l’anno scorso e gli onori che avranno i ragazzi che sono stati qui saranno gli stessi se riuseremo a centrare la salvezza”.
Il mister è chiaro sulla gestione della squadra: “Sono una persona aperta e disponibile, ho un brutto carattere ma non sono un sergente di ferro. Quando sono in campo pretendo il cento per cento perchè io in primis ce lo metto. All’interno dello spogliatoio sarò il primo a redarguire i giocatori ma al di fuori li difenderò sempre come il mio ruolo mi impone”.