LECCO – Una notte di infinita emozione. In un Rigamonti-Ceppi pieno come ai tempi del professionismo che fu, i blucelesti di Sergio Zanetti si vestono da Serie A e con i colpi della pura volontà dilettantistica “affossano” l’Inter 2-1, proprio come quel 12 marzo del 1961.
La capolista del primo campionato nazionale si inchina alle folate di Cardinio, alle pennellate di Crotti, alla volontà di Baldo e Vignali, agli inserimenti di Joelson e alla tenuta di Pergreffi e De Angeli al cospetto di Rodrigo Palacio. Nomi singoli in una grande prova collettiva che trova la sua massima esaltazione nel 2-0 del primo tempo. Roberto Mancini è tanto gentile con il pubblico quanto impietrito per la prestazione, i colpi di mercato Montoya e Felipe Melo surclassati dalle volontà del patron Daniele Bizzozero: palla al centro ed è già gol. Cardinio si invola nel vuoto lasciato dalla coppia Montoya-D’Ambrosio, Joelson plana elegante sul cross che va solo spinto in rete.
Gioia assoluta in una Lecco mai così entusiasta, e sguardi di intesa che sanno tanto di “forse viverla con ambizione non è poi così impossibile”. Pensiero che è spinto violento, come quando Ronchi (ex Milan, non a caso) ubriaca sull’out sinistro Santon al dodicesimo, o come nel caso dell’uscita di Carrizo su Cardinio dopo l’ennesima incomprensione tra D’Ambrosio e Montoya. Peccato per Mancini che il “laser” lecchese con il numero 11 abbia ormai capito l’antifona e in avvitamento insacchi al 20’ l’ottimo cross di Ronchi da destra. Il Lecco capisce che vincere si può, anche quando a fine round Sergio Zanetti ha già deciso di mutare nove undicesimi della sua creatura. Al 40’ tocca a Lazzarini immolarsi due volte su Palacio, tre minuti dopo è invece Franca a costringere al volo Carrizo su colpo di testa da pochi passi. Frammenti di paradiso, prima del capolavoro della ripresa, dove c’è una Inter che ricorda tanto una Primavera e un agguerrito Lecco che vince nonostante la rete nel finale di De La Fuente.
Ecco alcuni scatti dell’amichevole Lecco-Inter: