De Paola nuovo tecnico del Lecco: “Sono qui per vincere”

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Evaristo Beccalossi e Luciano De Paola
Evaristo Beccalossi e Luciano De Paola

 

LECCO – “Per poter raggiunger un obiettivo serve un gruppo che funzioni: ai giocatori chiederò di sputare sangue agli allenamenti e di divertirsi in campo alla domenica per far divertire tutti i tifosi”, il nuovo tecnico del Lecco Luciano De Paola si presenta così nella conferenza stampa convocata dopo il repentino esonero di Sergio Zanetti.

Ex allenatore di Piacenza e Alzanocene, De Paola ha risposto immediatamente alla chiamata del patron Daniele Bizzozero e ha deciso di prendere il posto di Zanetti alla guida della panchina bluceleste. Nella conferenza stampa di presentazione il primo a prendere parola è il presidente Evaristo Beccalossi: “Con rammarico ci siamo accorti che le idee di Sergio Zanetti non combaciavano con quella della società e a volte quando c’è bisogno di prendere una decisione le vie di mezzo non vanno bene, per questo motivo abbiamo deciso di comune accordo tra tutti i dirigenti che serviva una svolta e abbiamo chiamato Luciano De Paola per guidare la squadra verso il nostro obiettivo, che continueremo a perseguire con ogni mezzo possibile”.

 

Luciano De Paola con lo staff e la dirigenza del Lecco
Luciano De Paola con lo staff e la dirigenza del Lecco

 

 

Alle parole di Beccalossi fanno eco quelle di patron Bizzozero: “Mandare via un allenatore non è mai una scelta facile, specialmente in un momento di crisi economica sapendo che così gli andrà a mancare un introito economico, però io ho iniziato a notare che Zanetti aveva perso degli equilibri. Tra le tante cose esempio è dovuto intervenire Beccalossi per far convocare Romano, dato che il mister aveva scelto di tenere in panchina due infortunati al suo posto, già per questo motivo mi ero confrontato a lungo con gli altri dirigenti il sabato sera precedente la partita, poi mi sono trovato in totale disaccordo con la formazione scelta per essere schierata in campo e al termine della gara avevo le idee chiare: Zanetti non poteva più essere il mio mister. Forse avrei dovuto aspettare a comunicarlo, ma il mio carattere un po’ passionale non mi ha fatto tenere la bocca chiusa”.

L’idea di cambiare allenatore, dunque, era già nell’aria da qualche tempo, così come il fatto che il sostituto ideale sarebbe stato Luciano De Paola, come spiega Bizzozero stesso: “Luciano è mio amico da lungo tempo e con lui già mi confrontavo per la squadra e lui mi relazionava sulle nostre avversarie che avremmo incontrato, era chiaro che avessimo intesa. Dopo la mia telefonata ha accettato subito l’incarico: la squadra sarà totalmente nelle sue mani e ogni decisione spetterà a lui, questo è il suo modo di lavorare e ha la mia totale fiducia”.

Dal canto suo De Paola ha fretta di iniziare e di vincere: “Sono una persona pratica e di poche parole, a parlare sarà il campo: vediamo di incominciare a fare bene e vincere qualche partita. Sabato incontreremo la Pro Sesto, che è l’attuale capolista, questo però non è certo uno stimolo in più: noi siamo il Lecco, non ci deve interessare chi sono gli avversari, vogliamo vincere il campionato, quindi, la mentalità vincente il gruppo deve averla a prescindere”.

 

Luciano De Paola nella sala stampa di via Don Pozzi
Luciano De Paola nella sala stampa di via Don Pozzi

 

 

“In una squadra a fare la differenza sono i giocatori – continua – e qui ce ne sono di gran valore, la capacità dell’allenatore deve essere quella di avere il polso per unire il gruppo e farlo lavorare per l’obiettivo comune: alla domenica gioca chi serve e chi è nella migliore condizione, chi resta in panchina deve fare il tifo per chi sta in campo e questo a qualcuno non sta bene può prendere la sua sacca e andarsene”.

“Ci siamo messi già al lavoro – conclude De Paola – ho capito che serve toccare le corde giuste: in campo voglio giocatori attaccati alla maglia, che spuntano sangue fino all’ultimo minuto, che si divertono e fanno divertire chi li sostiene. Iniziamo a vincere, il nostro obiettivo è chiaro ed è a quello dobbiamo pensare”.