LECCO – Il Lecco perde (ancora) in casa contro il Lumezzane, la tensione sugli spalti di fine gara si sposta in sala stampa con un arrabbiatissimo presidente Paolo Leonardo Di Nunno che, prima tramite il suo direttore generale Angelo Maiolo e poi con una telefonata in vivavoce, annuncia di volersene andare a fine anno (ma questa non è una novità) e di aver congelato gli stipendi dei giocatori fino a maggio.
“Io congelo gli stipendi fino a maggio – annuncia Di Nunno – hanno fatto dieci partite da leoni e venti da co****ni. Dal primo giugno non sarò più il presidente del Lecco e non li vorrò vedere mai più. Se qualcuno non ha piacere a stare qua e vuole andarsene per me può farlo, gli do i soldi in mano e addio”.
Chiusa la telefonata del presidente, la parola passa a mister Tacchinardi che ammette le difficoltà oggettive della squadra e la necessità di mettere in campo più grinta e impegno da parte di tutti: “In settimana la squadra lavora in modo impeccabile e mi sta dando tanto, ma quando scende in campo deve imparare ad avere ‘il sangue negli occhi’. Da oggi per me gioca chi ha voglia di correre, gli altri, con tutto il rispetto, staranno fuori. Io sono il primo a prendermi delle responsabilità e a dare l’anima, ora sta girando tutto male, ma le partite da giocare sono tante e speriamo di tornare a vedere la luce”.
In sala stampa si presentano anche i giocatori Francesco Luoni e Ivan Merli Sala, tra i migliori in campo nonostante la sconfitta.
“E’ chiaro che abbiamo toccato il fondo – commenta Merli Sala – e ora dobbiamo risalire ripartendo dalla squadra del secondo tempo di oggi che ha dimostrare di avere fame”.
L’appuntamento con il Lecco è per domenica prossima in trasferta a Ciserano.