Arrampicata. Beatrice Colli sotto il muro dei 7″, ora pensa ai World Games in Cina

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Lo scorso week-end in Germania ha fatto segnare un sorprendente 6″922

Prima l’intervento al tallone, poi la riabilitazione: “Se me lo avessero detto a metà marzo avrei risposto che sognare è bello”

LECCO – Adesso Beatrice Colli si prepara con la nazionale per i World Games che si terranno in Cina nei giorni di metà agosto. Nella tana della superpotenza cinese serviranno tempi ancora più bassi “onestamente a metà marzo se mi avessero detto che avrebbe raggiunto tre finali di Coppa del Mondo su 4 e avrebbe superato la barriera dei 7” (come successo il 19 luglio con il 6″922 in Germania nel 2° International Frießinger Bw Open di arrampicata speed) avrei risposto che sognare è bello ma bisogna essere anche un po’ realistici” ha raccontato l’allenatore Fabio Palma.

“Il team ha funzionato, chiaro, lei ha avuto fiducia in tutti noi e abbiamo anche preso decisioni importanti e diverse per correre nella riabilitazione post intervento al tallone dell’11 settembre scorso, dovendo sempre però stare attenti a un complicato equilibrio fra la voglia di tornare competitiva e la necessità di spegnere progressivamente l’infiammazione”.

A Chamonix, con un tempo di reazione normale, questo tempo l’aveva già fatto: “Sinceramente avendo ripreso una preparazione dura pensavo che in Germania avrebbe fatto al minimo 7”20. Lei, però, alla gara ci teneva, era competitiva e c’era tanto pubblico. Quindi la super compensazione a 24 ore è stata cercata anche in questa settimana di preparazione. Ma naturalmente tutto il merito è sempre e solo suo, l’allenatore e tutto il team devono affiancare e prendere decisioni sempre pensando al bene di un’atleta che ha fiducia in te”.

Le gare sono la sua vita, per Beatrice Colli era la quarta gara in 4 week-end consecutivi: “ma se ne facesse 80 o più all’anno come tennisti o giocatori NBA sarebbe la migliore al mondo già da un po’. E’ un animale da gara. Tanto è vero che questo splendido circuito tedesco a premi sarebbe fantastico allargarlo anche ad altri paesi. Non è vero che gareggiare preclude la preparazione, basta inserire la gara nella pianificazione. Ho speso tanti aggettivi per Bea sin dal 2018 e ce n’è uno migliore di tutti. Garista. Lei è nata per essere garista, per essere la sua migliore versione fisica e mentale in una competizione. E il suo sport ha lampi di 7”. Amare e vivere per momenti di 7” significa cuore in gola e concentrazione massima. Anche per me che la seguo ormai da 9 anni, è stupefacente vedere cosa sia la Speed. Un cento metri più rapido dove puoi inciampare in ogni centimetro eppure devi accelerare continuamente. Devi essere speciale per non fonderti al solo pensiero”.