Beatrice Colli nona in Coppa del Mondo con un tempo che fa ben sperare

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Beatrice Colli con l'allenatore Fabio Palma
Beatrice Colli con l'allenatore Fabio Palma (foto archivio)

Dopo l’infortunio continua l’impegnativa risalita dell’arrampicatrice lecchese

“Considerando da dove siamo partiti a metà marzo, siamo veramente entusiasti di dove siamo”

LECCO – Beatrice Colli chiude nona nella Coppa del Mondo di arrampicata sportiva, specialità Speed, disputata nella meravigliosa piazza centrale di Cracovia (Polonia). L’arrampicatrice azzurra, che ha scontato una partenza con tempo di reazione un po’ elevato, ha perso per una manciata di centesimi lo scontro diretto degli ottavi di finale con la coreana Jiming, facendo segnare il suo primato stagionale con 7”00, a soli 16 centesimi dal suo primato italiano.

“E’ la quarta Coppa del Mondo di quest’anno e per tre volte ha centrato la finale a 16 – ha spiegato l’allenatore Fabio Palma -. Considerando che a metà marzo non ero per niente sicuro che riuscisse a gareggiare prima di agosto, posso solo esultare. Siamo un bel team dietro di lei, col preparatore atletico Silvio Colnago (Vero Volley), un vero fuoriclasse, e il fisioterapista di Lecco Marco Milani. Lei come, al solito, è atleta professionista esemplare, esegue e ha fiducia e abbiamo introdotto molte novità grazie anche agli strumenti a disposizione nella palestra della Vero Volley”.

“Continuiamo anche a essere molto grati al climbing wall del Politecnico di Lecco e grazie a Sport Specialist abbiamo anche acquistato un macchinario elettronico sofisticato per gli
allenamenti – conclude Palma -. Siamo molto cauti, il post operazione tallone non è per niente concluso ma la pliometria la sta facendo e considerando che ha dovuto interamente saltare la stagione Boulder, per lei fondamentale, siamo veramente entusiasti di dove siamo”.

Solo tre settimane prima Beatrice Colli era arrivata seconda in Coppa Europa Senior in preparazione a queste gare di luglio. Anche se le migliori sono ancora lontane, con tempi oltre mezzo secondo più bassi, l’atleta lecchese e tutto il suo staff sono fiduciosi.