Calcio Lecco. Di Nunno si rimangia le accuse di combine rivolte alla squadra

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Paolo Di Nunno

Di Nunno si giustifica: “E’ stato un momento di nervosismo”

“Non sono d’accordo manco con me stesso, altrimenti li avrei cacciati via tutti”

LECCO – Il patron della Calcio Lecco 1912, Paolo Leonardo Di Nunno, è tornato a parlare ieri mattina a Radio Capital per giustificarsi delle sue illazioni post Lecco-Palermo, riguardanti delle presunte combine da parte dei suoi calciatori. L’ex presidente ha dichiarato che le sue parole erano dovute ad un momento di nervosismo data la crisi di risultati che sta vivendo la formazione bluceleste.

L’ho detto in momento di nervosismo dovete anche capire la situazione, dopo 50 anni che il Lecco che non va in B, ad un certo punto gli scappa di mano. Inoltre, ci sono sono stati dei grossi problemi ad inizio campionato tra ricorsi e non ricorsi ed abbiamo cominciato il campionato in ritardo anche per il calciomercato”.

Il patron continua a giustificare le sue accuse nei confronti del gruppo squadra: “Ci sono dei momenti critici in cui non sa più cosa pensare, e perciò pensi alle cose più assurde della vita“.

L’incoerenza di Di Nunno giunge però all’apice quando dice che: “I giocatori non mi hanno riferito niente di tutto quello che ho detto, però hanno scritto un messaggio all’Associazione Calciatori di non essere d’accordo. Ma, non sono d’accordo neanche io con me stesso perché se così fosse gli avrei cacciati via tutti, era un momento di tensione”.

Alla domanda se ci possono ancora essere delle combine per truccare le partite in Italia, il patron la mette sullo scherzo dichiarando che: “Bisognerebbe chiamare i cinesi, non gli italiani, perché loro hanno i soldi per fare le scommesse, e io pure non ho più soldi. Perciò a fine anno deciderò se lasciare o tenere la squadra anche in caso di salvezza a cui non ci credo più“.

Infine, il patron commenta anche le parole di Aglietti post gara, secondo cui sarebbe stato evitabile l’intervento di Di Nunno nel pre gara di Lecco-Palermo: “Aglietti può dire quello che vuole, se lui se ne va mi fa un favore così non lo pago“. E ride, forse è l’unico che ancora ride in casa bluceleste visto che è rimasto solo al comando, isolato dalla sua stessa famiglia e ripudiato dai tifosi che molto probabilmente non vedono l’ora che se ne vada via da Lecco mettendo la parola fine al “Di Nunno Comedy Show”.