Lecco Calcio a 5 in Serie A2 Elite: l’intervista al direttore generale Marcello Maruccia

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Marcello Maruccia

Il nuovo ds, i giocatori e le maggiori difficoltà del mercato

Le parole del direttore generale Maruccia

LECCO – Mentre divampa l’estate, il Lecco Calcio a 5 è al lavoro per costruire una squadra pronta a stupire anche nella nuova Serie A2 Élite. Tra conferme, arrivi e qualche addio, è il momento di fare il punto della situazione con il direttore generale Marcello Maruccia.

Una chiacchierata in cui traspaiono l’impegno e la passione per i colori blucelesti, ma anche la consapevolezza di aver avviato un progetto che regalerà ancora tante soddisfazioni.

Riepiloghiamo un po’ la situazione, partendo dallo staff dirigenziale.
“Siamo riusciti a costruire uno staff di altissimo livello. Oltre a tutte le importanti conferme dell’anno scorso, partendo dai dirigenti storici a quelli delle squadre Under Posca e Mareska, che hanno fatto una gran lavoro nel loro primo anno in questo ruolo e maturato una grande esperienza che sarà utile nella nuova stagione, c’è stato l’inserimento di un direttore sportivo come Matteo Dei Cas che ci darà una grossa mano”.

Due parole in più sul nuovo ds?
“Nutro grande fiducia in Matteo. È la persona che mancava per farci fare il salto di qualità perché è preparato e sa fare il suo lavoro. L’ho sempre seguito e da tanti anni mi piaceva l’idea di riuscire ad averlo nel mio staff. Quest’anno ci sono riuscito”.

Novità anche nello staff tecnico.
“Chiaramente la novità più grossa è l’arrivo di mister Fratini, ma sono anche felice che ci sia come vice Marco Giunchi, uno che ha dimostrato le sue qualità di allenatore con i risultati e che a Lecco è stata una bandiera da giocatore. È una persona di spessore che potrà continuare il suo percorso di crescita con noi”.

Passiamo ai giocatori. Non mancano gli addii.
“Come in ogni mercato qualcuno ci ha salutato. Mi riferisco a Mentasti che ha voluto cambiare squadra, Yamoul che l’L84 ha deciso di tenere con sé in Serie A, e Cannella, un ragazzo davvero straordinario così come i due portieri Solosi e Victor Espindola”.

Un nuovo Lecco con innesti di grande valore.
“Il primo è stato Guina, poi il portiere Sportoletti e nel fine settimana abbiamo presentato Roni e Rivella. Arriveranno ancora due ragazzi italiani e poi contando sui nostri ragazzi del vivaio la rosa sarà pronta”.

Quali sono state le maggiori difficoltà in questo mercato?
“Quest’anno non è stato particolarmente difficile, ma direi più che altro divertente. In pochissimo tempo abbiamo risolto una crisi tecnica legata alle dimissioni di mister Parrilla. Da quel momento il mio telefono ha iniziato a squillare perché tanti allenatori volevano venire a Lecco, ma la nostra idea è stata di provare a portare qui Fratini e ci siamo riusciti. Il suo arrivo ha permesso di aprire tante porte e anche questo ha facilitato il mercato. Oggi come oggi tutti vogliono venire a Lecco, ho avuto tantissime proposte, alcuni erano anche disposti a guadagnare di meno, insomma tutte cose che fanno piacere”.

Un occhio di riguardo, anche quest’anno, al tema dei formati.
“La riforma ha creato delle dinamiche folli, con italiani mediocri che vogliono essere trattati come campioni e questo non è giusto. Fortunatamente siamo riusciti a portare a Lecco ottimi giocatori e soprattutto ottimi ragazzi anche in tal senso che ci hanno permesso di costruire una squadra di valore spendendo il giusto”.

Categoria nuova, avversari nuovi, si può già capire chi saranno le squadre più forti di questa A2 Élite?
“Sinceramente non si sa ancora molto. Petrarca e Mantova, se non dovessero essere ripescate già a breve, puntano dichiaratamente alla promozione. Per quanto riguarda le altre bisogna aspettare perché credo che molte società stiano aspettando gli ultimi momenti per accaparrarsi giocatori che, con il passare del tempo, dovranno per forza abbassare le loro pretese e questo determinerà i valori in gioco”.

In 3 anni il Lecco è passato dalla B alla A2 Élite. Ora dove si vuole arrivare?
“Il nostro obiettivo è continuare nel percorso di crescita, sia societaria che in termini di giocatori. Ne sono arrivati di fortissimi, ma vogliamo dare grande fiducia anche a chi è rimasto, giovani e meno giovani, e ai ragazzi dell’Under 19 perché siamo convinti che loro siano il nostro futuro. Crediamo di essere molto competitivi e questo per merito della nostra macchina organizzativa costruita negli anni grazie alle figure del cavalier Stefanoni e del presidente Ionel che non ci fanno mai mancare niente”.

Se il Lecco è una delle realtà più belle del futsal nazionale grande merito va proprio alla proprietà. Quale merito in particolare?
“Sicuramente quello di aver capito anni fa che bisognava investire non per vincere nell’immediato, ma per costruire qualcosa a lungo termine. Non è una cosa da poco, perché chi investe vuole vedere i risultati e la nostra proprietà si è dimostrata di grande valore dando fiducia al piano di crescita negli anni. Questo ha portato ai risultati che tutti conoscono”.

Un pensiero finale?
“Vorrei ringraziare tutte le persone che collaborano con il Lecco Calcio a 5 e nel Lecco Calcio a 5, che ci sono vicine per far sì che tutto ciò sia possibile. Senza la presenza di ogni singola componente non avrei la possibilità di sviluppare le tante idee avute e l’aiuto di tutti ha contribuito alle cose magnifiche che stiamo facendo”.