
In un’uggiosa domenica autunnale atleti e volontari hanno dato vita alla magia della Molina-Rifugio Elisa
Ambita vittoria per Lafranconi, che mette il suo nome nell’albo d’oro, mentre Brambilla fa quasi cadere il record femminile
MANDELLO – Una magia che anche quest’anno si è rinnovata quella del Trofeo delle Grigne. Magia, creata dall’uggiosa atmosfera autunnale che ha circondato le Grigne e ne ha incrementato il fascino. Magia, data dalle prestazioni degli atleti in gara, su tutti i primi classificati: il vincitore Luca Lafranconi, che ha finalmente messo il sigillo sulla competizione dopo anni di tentativi, e di Martina Brambilla, che ha bissato il successo dello scorso anno e, soprattutto, sfiorato un record che resta imbattuto da quasi quindici anni.

“Questa volta tocca a te”, le parole degli organizzatori, il CAI Grigne di Mandello, rivolte al vincitore (appartenente al gruppo ASD Falchi Lecco) al ritiro pettorale ieri, domenica, prima dello start. E mai parole furono più profetiche: Luca ha percorso gli 8,264 Km e 1270 metri di dislivello positivo tra Molina, frazione di Mandello, e il Rifugio Elisa, in 57’03”, dando oltre un minuto al compagno di squadra Danilo Brambilla (58’19”) e migliorando sensibilmente il tempo dello scorso anno, abbassato di quasi tre minuti. Ha completato il podio Davide Panzeri del Team VAM Race, giunto al traguardo in 59’43”. Top ten che ha visto predominare il colore arancione, con ben sette “falchi”.

Per un soffio di venticinque secondi la prima classificata Brambilla non ha riscritto la storia della gara femminile, mancando di pochissimo il record siglato nel 2011 da Ilaria Bianchi. Sebbene il primato non sia caduto, la portacolori del Team Pasturo ha comunque stampato un crono di tutto rispetto (1h04’59”. Anche lei, come Luca, ha ridotto sensibilmente il cronometro dello scorso anno, impiegandoci quattro minuti in meno a completare il percorso), dando un distacco abissale proprio alla detentrice del record, in forza alla Recastello Radici Group, che ha concluso la gara in 1h10’48”. Terzo posto invece per Monica Maltese del Vam Race (1h12’32”).
“Una vittoria che Luca ha voluto e cercato a tutti i costi, era da qualche anno che ci provava e finalmente ci è riuscito. Martina era stata data per favorita ed è stata vicinissima a battere il record, ha realizzato un tempo incredibile”, il commento degli organizzatori sui due vincitori.

Una giornata che ha visto un’ampia partecipazione, quasi 140 gli atleti al via, e di doppia festa perché, oltre alla Molina-Rifugio Elisa, si è disputata la Molina Double Trail, manifestazione podistica per atleti disabili accompagnati, con 25 coppie a prendervi parte. “Quest’anno siamo anche riusciti ad allagare la partecipazione alle persone in carrozzina e con deambulatore, proponendo tre percorsi differenti”, spiegano gli organizzatori. Da segnalare la presenza, in mezzo agli iscritti al Trofeo delle Grigne, di campioni appartenenti ad altre discipline: Davide Comini, canottiere mandellese arrivato 12° nel due senza ai Giochi Olimpici di Parigi 2024; e Michele Bonacina, dolzaghese campione del mondo di duathlon e triathlon cross.


Dopo la gara si è tenuto il consueto pasta party in Polisportiva, seguito dalle premiazioni e da un dolce rinfresco che ha chiuso la 28° edizione. Per la prima volta, oltre ai primi dieci uomini, premiata anche la top ten femminile. Riconoscimenti anche per i primi mandellesi, uomo e donna, al traguardo: il vincitore Luca Lafranconi e Raluca Lungu.
A Lafranconi, in quanto prima classificato, è andata la targa intitolata a Oreste Lafranconi, ex presidente del CAI Grigne, mentre il secondo e terzo classificato hanno ricevuto rispettivamente le targhe alla memoria di Carlo Suppi (altro presidente CAI, era lui in carica quando si disputò la prima edizione del Trofeo delle Grigne) e di Gianni Zucchi, membro della SEM (Società Escursionisti Mandellesi) scomparso lo scorso anno e per lungo tempo attivo nella Commissione sentieri del CAI Grigne.

Su Lafranconi e Suppi l’attuale presidente Luca Gaddi ha voluto condividere ricordi personali: “Con Carlo feci il mio primo 3000, fu lui a iniziarmi all’alpinismo giovanile. Con Oreste invece avevo un rapporto speciale, era un amico”. Presenti alle premiazioni anche Sergio Gatti, assessore allo Sport, e i membri della famiglia Ferrario che hanno consegnato personalmente il Trofeo delle Grigne (dedicato proprio a Evangelista Ferrario) ai Falchi di Lecco, ormai habitué nel ricevere il premio.

Ma la più importante magia di giornata l’hanno regalata tutti i volontari, che continuano a far vivere nel tempo, e oltre il tempo, la Molina-Rifugio Elisa.


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