Civate: incuria al parco giochi. Il sindaco: “Poche risorse in cassa”

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Il canestro rotto nel parco giochi di via Tozio
Il canestro rotto nel parco giochi di via Tozio

 

CIVATE – Canestri rotti e giochi obsoleti: il parco giochi di via Tozio avrebbe bisogno di una “rinfrescata”, ma, a quanto riferisce il sindaco Baldassarre Mauri, a mettere il bastone tra le ruote della macchina comunale ci sono i vincoli fiscali imposti ai Comuni da Roma.

Su segnalazione di un nostro lettore, che lamentava alcuni disservizi, siamo andati a controllare lo stato del parco giochi di Civate. Il manto erboso risulta regolato solo in parte, ma questo è dovuto al fatto che i lavori di giardinaggio sono ancora in corso d’opera e verranno ultimati nei prossimi giorni, come racconta il sindaco Baldassarre Mauri: “Con questo caldo torrido è impensabile che i giardinieri possano stare molte ore di fila sotto il sole, per questo i lavori sono stati suddivisi in più giorni”.

 

Il Comune sta ultimando i lavori per la cura del manto erboso
Il Comune sta ultimando i lavori per la cura del manto erboso

 

I canestri, invece, risultano effettivamente rotti, ma il primo cittadino civatese assicura che “l’ufficio tecnico sta già provvedendo alla sostituzione”, mentre le panchine e gli altri giochi presenti nel parco sono datati e presentano segni d’usura, però per poterne avere di più moderni si dovrà attendere.

 

Uno dei giochi presenti nel parco di Civate
Uno dei giochi presenti nel parco di Civate

 

“Il comune di Civate invia allo Stato Centrale circa 22 milioni di euro – spiega il sindaco Mauri – ma di questi ce ne tornano solo circa 450 mila, ai quali vanno sottratti ulteriori 230 mila euro che obbligatoriamente dobbiamo versare per il fondo di solidarietà destinato ai Comuni meno virtuosi. Conosco bene lo stato in cui si trova il parco di via Tozio e come sindaco vorrei poter offrire ai miei cittadini un parco meraviglioso, però, purtroppo, dobbiamo agire facendo ‘il passo secondo la gamba’ e la sostituzione dei vecchi giochi non è nelle priorità”.

 “Con il gettito fiscale che destiniamo a Roma – conclude – a noi restano solo 250 mila euro con cui far quadrare il bilancio e dobbiamo prima pensare agli interventi per i servizi essenziali, come la scuola. L’unica alternativa che avrei per il nostro parco giochi sarebbe quella di chiuderlo, ma non me la sento di togliere quello spazio ai ragazzi di Civate. Se trovassimo qualche ‘anima pia’ che vuole regalarci nuovi giochi li accetteremmo più che volentieri, ma se dobbiamo contare sui fondi del Comune bisognerà aspettare”.