BALLABIO – Un numero di iscrizioni straordinario alla scuola dell’infanzia e la possibilità di creare una nuova classe sfumata all’ultimo per la mancata assegnazione di due insegnanti, costringendo l’amministrazione comunale a correre ai ripari per non lasciare a casa nessun bimbo. E’ accaduto a Ballabio, dove il sindaco Luigi Pontiggia ha convocato sabato mattina i genitori per fare il punto della situazione.
“Già ad aprile avevamo richiesto di poter allargare l’offerta scolastica da quattro a cinque gruppi, a fronte delle richieste di iscrizione ed era già stato predisposto un locale per accogliere la nuova classe. Ma solo all’inizio di settembre ci siamo sentiti dire che gli insegnanti non sarebbero arrivati”.
Un problema non da poco, visto che si sta parlando di 23 bimbi sul totale di 53 che in quel momento rischiavano di restare fuori dall’asilo.
“Abbiamo contattato il provveditore Giuseppe Petralia, poi l’Ufficio Scolastico Regionale e ma abbiamo ricevuto solo dei “nì”. Quindi abbiamo chiesto aiuto a politici come Roberto Formigoni, Roberto Maroni, al senatore Paolo Arrigoni e al consigliere Antonello Formenti, inviando anche una lettera al ministro Carrozza e al presidente Napolitano. L’onorevole Veronica Tentori è stata l’unica a lavorare in sinergia con noi ed ha presentato un’interrogazione parlamentare anche se non sappiamo quando verrà discussa”.
Così, il Comune ha deciso di muoversi da solo preparando un fondo da 22 mila euro e prendendo accordi con la cooperativa “Il talento”. La soluzione: con un insegnante “recuperato” dall’amministrazione comunale per il quinto gruppo è stato possibile coprire la mattina e il momento del pranzo, lasciando scoperto il pomeriggio per una decina di bimbi che dovranno quindi essere riaccompagnati a casa dai genitori.
“Ci erano state date rassicurazioni e ci avevamo creduto” ha spiegato l’assessore Giuseppina Lombardini scusandosi con i genitori. Con lei anche il dirigente scolastico del Comprensivo I, Eugenio Ripamonti.
“Mi dispiace dire di non essere contato un cazzo – si sfoga senza mezzi termini Pontiggia – e il fatto che un sindaco debba andare a sbattere la testa per ottenere risposte dalle istituzioni è una cosa che non dovrebbe accadere”.