Pian delle Betulle, una petizione per garantire il futuro della funivia

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Gli Amici del Pian delle Betulle chiedono un tavola rotonda per mantenere il servizio dell’impianto a fune

Firmatari 250 associati: proprietari di seconde case, turisti e esercenti

MARGNO – Una petizione lanciata dall’Associazione Amici del Pian delle Betulle per chiedere a gran voce l’ascolto da parte delle istituzioni e della società che gestisce la funivia che collega Margno alla nota località turistica.

L’associazione nata nell’ottobre del 2022 conta già 250 iscritti, si è fatta conoscere e apprezzare per le diverse iniziative, la promozione e la salvaguardia del territorio. Il direttivo guidato dal presidente Piero Guerrera ha lanciato in questi giorni una petizione per far valere le necessità dei frequentatori dei Piani in particolar modo riguardo alla gestione dell’impianto di risalita. Il mezzo a fune è di proprietà del Comune è gestito dalla società Itb con affidamento fino dicembre 2023. Salvo proroghe dovrebbe essere annunciato un nuovo bando che viene predisposto dalla Agenzia dei Trasporti Pubblici che sovraintendere gli impianti a fune delle provincie di Lecco Como e Varese.

Piero Guerrera, presidente dell’associazione Amici del Pian delle Betulle

“Chiediamo delle migliorie al capitolato di servizio perché riteniamo che sia molto penalizzante e purtroppo fino ad ora le nostre richieste sono rimaste inascoltate. Vorremmo solo poter interfacciarci con le varie parti in un tavolo di ascolto-  spiega il presidente Guerrera – L’attuale regolamento prevede l’ultima corsa alle 17.30 che in estate  è estremamente penalizzate per gli esercenti e per chi da Milano deve raggiungere la propria  casa per il fine settimana. Almeno nei periodo di altra stagione o in estete si potrebbe aggiungere una corsa serale. In caso di fermo abbiamo chiesto una navetta sostitutiva perché la strada non è omologata per il transito di auto e il trasporto persone. Se per maltempo o problemi tecnici vengono sospese le corse non abbiamo alcuna alternativa per scendere a valle. Non abbiamo mai ricevuto risposta da Itb che non sembra disposta a alla  concessione di piccoli miglioramenti. Ci stiamo dando da fare per far comprendere l’interesse pubblico e il peso di questa località anche a livello economico. Non siamo contenti di questa gestione e non abbiamo mai potuto cercare soluzioni condivise insieme alle varie parti in gioco”.

I membri dell’Associazione Amici del Pian delle Betulle oltre ad organizzare eventi e promuovere la località si sono prodigati anche nella manutenzione degli spazi comuni e delle strutture. Con finanziamenti propri hanno recuperato e ristrutturato i campi di bocce, basket e pallavolo.

“E’ interesse si tutti valorizzare sotto i vari aspetti questa località  – prosegue Guerrera – Pian delle Betulle viene poco considerato ma noi ci siamo prefissati come scopo quello di vigilare sulle scelte fatte per il futuro si questo territorio. Se come viene ventilato c’é l’intenzione di ripristinare la seggiovia che collega Paglio con Cima Laghetto sarà necessario un potenziamento  del servizio. Ci auguriamo che il futuro bando preveda norme più stringenti, non chiediamo cose impossibili ma ragionevoli. Vigileremo e denunceremo le scelte fatte. Vorremmo almeno essere presi in considerazione ed essere informati sulle azioni  in modo tempestivo. Noi siamo i clienti ma  su cui non vi è un occhio di riguardo nemmeno nella comunicazione. Il sindaco di Margno ci ha manifestato appoggio e apertura ma purtroppo le decisioni vengono prese altrove”.

I punti della petizione

  1. L’aggiunta di almeno una corsa serale nei periodi di alta stagione e nel fine settimana.
  2. L’aggiunta di corse compatibili con gli orari della scuola dell’obbligo.
  3. L’istituzione di una navetta sostitutiva autorizzata Paglio-Pian delle Betulle e viceversa in caso di fermo della funivia.
  4. L’introduzione di tariffe agevolate e/o abbonamenti annuali per i proprietari/utilizzatori di seconde case eventualmente modulate sul numero di componenti dei relativi nuclei famigliari.
  5. La comunicazione tempestiva e con congruo anticipo all’utenza dei periodi di chiusura prolungata e programmata della cabinovia.

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