LECCO – Cremona è la città con il maggior numero di ciclisti; a Lecco c’è il numero più alto di sportivi; a Varese le donne pedalano meno degli uomini; Bergamo è il capoluogo in cui il bike sharing incide di più su chi utilizza le due ruote; Brescia e Lodi sono le città che hanno più parcheggi.
È questa la fotografia che emerge dal Rilevamento dei ciclisti in Lombardia, relativo al 2012, effettuato da Regione Lombardia attraverso un’apposita convenzione quadriennale con la Federazione italiana amici della bicicletta.
I dati, presentati mercoledì al Pirellone, derivano dal censimento effettuato dai volontari dalla Fiab e altre associazioni di categoria che hanno monitorato il passaggio dei ciclisti in 4 postazioni individuate in ogni città capoluogo di Provincia. Il primo dato significativo è il numero di ciclisti rilevati tra le 7.30 e le 13.30: almeno 46.911 persone in tutta la regione hanno scelto la bicicletta per i propri spostamenti. Spiccano Cremona, con 9.255 passaggi, Lodi con 6.894, Monza con 6.568 e Milano con 6.061.
A Lecco le statistiche erano già state rivelate dal Comune lo scorso ottobre (vedi articolo): si parla di 1.399 ciclisti rilevati dalle postazioni dislocate nei pressi del Ponte Kennedy e del ponte Azzone Visconti, dell’Ospedale Manzoni e di piazza Garibaldi; di questi 241 cavalcavano una bicicletta sportiva, un numero esiguo ma che è bastato alla nostra provincia per conquistare il primo posto tra le quattro città monitorate per la presenza di ciclisti sportivi (21%), seguita da Varese (10%) e da Bergamo e Como con percentuali molto basse, rispettivamente il 3% e il 4%.
L’indagine ha voluto verificare anche l’utilizzo della due ruote nel tragitto casa-lavoro o casa-scuola laddove ci siano parcheggi attrezzati o custoditi; a Lecco è stato preso in esame il parcheggio della stazione ferroviaria dove i 42 posti disponibili sono risultati insufficienti viste le 52 biciclette contate intorno a mezzogiorno e sistemate sia nei posteggi che legate disordinatamente.
Lecco, inoltre, già da tempo ha avviato il progetto di bike sharing così come altre 8 città lombarde (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Milano, Pavia, Varese).
“Molto è stato fatto e molto è ancora da fare, per consentire a chi utilizza le due ruote di muoversi in modo sicuro – ha commentato l’assessore allo Sport e Giovani, Filippo Grassia – La bicicletta è un mezzo su cui è importante investire, perché rappresenta non solo una fonte di risparmio in termini economici, ma consente anche di mantenersi in salute. Occorrono però piste ciclabili sicure e garantite”.