Nidi comunali: cambiano le rette, ecco il nuovo sistema

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LECCO – Nuovo sistema tariffario in arrivo per i nidi comunali di Lecco: abbandonate le vecchie tre fasce, per l’anno scolastico 2013-14 si passerà ad un calcolo basato sull’ISEE, così come stabilito dal “Sistema Lecco” coniato dall’Amministrazione Comunale.

Per calcolare la retta si dovrà partire dalla quota fissa mensile di 140 euro, alla quale si dovrà sommare un’ulteriore quota calcolata applicando l’aliquota del 2,5% sulla differenza tra il proprio reddito ISEE e la soglia minima ISEE, stabilita in 8 mila euro.

La forbice tra tariffa minima e massima resterà identica rispetto agli attuali criteri di determinazione (140-480 euro) e la retta massima, applicata ai nuclei familiari con un valore ISEE annuo superiore ai 30 mila euro, sarà applicata anche agli utenti che non intenderanno produrre la dichiarazione ISEE.

“Non si farà più esclusivamente riferimento ad una fascia di reddito, ma il costo della retta verrà personalizzato al valore ISEE” ha sottolineato l’assessore Ivano Donato, che ha presentato il nuovo modello tariffario durante la commissione consigliare di martedì a Palazzo Bovara.

Alla retta andrà aggiunto il costo del buono pasto, pari a 5,45 euro (di cui 1,95 a carico dell’Amministrazione Comunale e 3,50 euro a carico delle famiglie) e per le situazioni segnalate dal servizio famiglia comunale è prevista una retta sociale di 90 mila euro comprensive del buono pasto.

Il nuovo sistema dovrebbe portare benefici agli utenti, come spiegato dallo stesso assessore Donato:

Sugli attuali 104 utenti dei nidi comunali – ha sottolineato l’assessore – 39 si troveranno con la retta ridotta ed altri 60 invariata; solo 7 famiglie avrebbero subito un aumento ma di queste, il prossimo anno, cinque lasceranno il nido per la scuola materna e per le due rimanenti abbiamo garantito loro il pagamento della stessa retta, per evitare penalizzazioni dovute all’introduzione del nuovo metodo”.

Saranno inoltre previsti abbattimenti della retta per figlio disabile (-50%), per il secondo figlio frequentante il nido (-40%) e per il terzo figlio frequentante contemporaneamente agli altri due (-100%).

In caso di assenza dell’utente, invece, saranno previsti abbattimenti del 20% sulla retta giornaliera per ciascun giorno di assenza (a partire dal sesto giorno), del 70% in caso di chiusura del servizio per sciopero del personale, del 80% per assenza dovuta a ricovero ospedaliero e del 100% per chiusure del nido decise dall’Amministrazione Comunale. Introdotti anche i buoni orari (dal costo di 8 euro) per permettere la frequenza del nido per alcune ore oltre l’orario scelto, garantendo maggiore flessibilità alle famiglie.

La proposta elaborata dalla Giunta viaggia ora verso l’approvazione in Consiglio Comunale, dove però potrebbe subire modifiche visto il dibattito generato tra i banchi delle opposte parti politiche.