“Family CAI”, la montagna a misura di bambino

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LECCO – Presentato presso la sede del CAI Lecco il programma delle attività denominate “Family CAI”, un insieme di uscite pensate per i soci con figli piccoli. Il nuovo progetto, come ha spiegato Alberto Pirovano, si basa “sull’idea di permettere alle famiglie con bimbi al seguito di frequentare la montagna insieme ad altre famiglie, introducendo i più piccoli in modo ludico e graduale al mondo della montagna”.

“La finalità di questo nuovo progetto – ha aggiunto Andrea Spreafico, uno degli ideatori di “Family CAI – è quello di compiere con altre famiglie escursioni in sicurezza, pensate per bambini anche in età pre-scolare”. “Lo scopo di noi organizzatori – ha proseguito Spreafico – non è quello di sostituire i genitori, che saranno sempre presenti e ai quali spetterà passare le nozioni ai propri figli, ma di affiancarli e di offrire solo un appoggio logistico. Quanto agli itinerari selezionati, sono tutti molto semplici e pensati per essere percorsi con bambini piccoli, ma presentano comunque degli aspetti interessanti dal punto di vista della conoscenza di alcuni aspetti legati al mondo della montagna”. “L’obiettivo di “Family CAI – ha concluso Andrea Spreafico – è quello di creare un gruppo amalgamato di genitori, che possa essere da stimolo per creare un gruppo affiatato anche tra i bambini”.

“L’idea di questo progetto – ha specificato Alberto Pirovano – è nata dal confronto con altri genitori che volevano approcciarsi alla montagna ma in compagnia, con altre famiglie: di fatto è un esperimento, sia per il CAI Lecco che a livello di CAI nazionale”. “Il nostro obiettivo – ha continuato Pirovano – è quello di creare un gruppo di famiglie che trovino il modo di andare in montagna, affrontandola però dal punto di vista dei bambini: tutte le attività, infatti, saranno sottese all’idea del gioco, che per i bambini è una motivazione fondamentale per affrontare sforzi e fatiche”. Fondamentale, anche secondo l’ex presidente dei Ragni, il fatto che “gli organizzatori non sostituiranno i genitori: non si tratta di affidare ad altri adulti i bambini come nei normali corsi di alpinismo giovanile, qui il genitore dovrà gestire direttamente il rapporto con il proprio figlio, senza demandare agli organizzatori che comunque metteranno a disposizione l’esperienza e i consigli per chi non è mai andato in montagna; il nostro supporto, però, sarà limitato alle informazioni pratiche, logistiche e organizzative”.

“Gli itinerari e le tematiche trattate durante le uscite – ha sottolineato Andrea Spreafico – saranno selezionati e trattati a misura di bambino: sul sito del CAI Lecco verranno caricati in anticipo rispetto alle uscite tutti i documenti necessari per illustrare ai genitori il tipo di attività che andremo a fare, così da potersi fare un’idea e rendersi conto anche di eventuali difficoltà”. “Si tratta di un’attività – ha spiegato Pirovano – che è stata pensata per le famiglie con bambini e sarà basata sulle loro esigenze, ma che avrà delle regole da rispettare: tra queste, iscrizione dei partecipanti al CAI per garantire le necessarie coperture assicurative, numero chiuso, iscrizione dei nuclei familiari in segreteria, autonomia nei trasporti, assenza di animali e gratuità dell’iniziativa”.

Quanto al programma di “Family CAI”, comprende cinque uscite nel circondario, a ciascuna delle quali è stato abbinato un tema portante per coinvolgere i bambini. Questi gli appuntamenti in calendario: 19 maggio San Tomaso (con tema le “casote” e la vita contadina), 23 giugno Raduno CAI Lecco ai Piani di Bobbio (gioco di arrampicata), 30 giugno Piani di Artavaggio (la malga e il formaggio), 8 settembre Val di Mello (il Gigiat, il fiume e i sassi) e 6 ottobre Pialeral (la leggenda della Grigna).