Federalberghi, Beri riconfermato alla presidenza

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LECCO – Le elezioni di Federalberghi Lecco hanno portato al rinnovo del Consiglio della categoria. L’assemblea, che si è svolta lo scorso 29 maggio, ha visto la riconferma del presidente Severino Beri, direttore del Royal Victoria di Varenna e vicepresidente di Confcommercio Lecco.
Al suo fianco nel Direttivo degli albergatori di Confcommercio sono stati eletti Andrea Colzani (C-Hotel di Cassago), Paola Colli (Hotel Aurora di Colico), Valeria Boldorini (Albergo Du Lac di Varenna), Angela Gobbi (Albergo Ristorante da Gigi di Crandola), Carlo Rusconi (Hotel Bellavista di Valmadrera), Gianluca Redaelli (Red’s Hotel di Barzanò) e Paolo Castagna (Hotel Alberi di Lecco), tutti confermati, a cui si vanno ad aggiungere le new entry Fabio Dadati (Hotel Casa sull’Albero di Malgrate) e Willy Dal Santo (Albergo All’Orrido di Bellano).

“Inizio questo terzo mandato con grande convinzione e forti motivazioni – sottolinea Beri – Ringrazio per la fiducia: il Direttivo uscente è stato in larga parte confermato e lavorerà nel solco di quanto fatto negli ultimi anni. Certo il momento economico non è dei migliori. In questo 2013 poi stiamo pagando anche il maltempo e le imprese del lago vivono anche le negatività di quanto sta succedendo sulla superstrada. Ma siamo convinti che continuando a operare con professionalità e offrendo servi di qualità potremo superare questa fase”.

Tra le questioni che più stanno a cuore al mondo degli albergatori c’è sicuramente il turismo: “Tanti ne parlano molti a sproposito. In realtà noi come imprenditori dobbiamo inventarci sempre novità per portare clienti nelle nostre strutture. Peccato non si riesca come sistema territoriale a fare di più. Come Confcommercio continueremo nel nostro sforzo per far sì che in ogni tavolo istituzionale si affronti con competenza, progettualità e concretezza la tematica turistica. Servono nuove strutture ricettive? Mi sembra un falso mito. Strutture ricettive? A mio avviso di alberghi ce ne sono a sufficienza, il mercato è saturo. Difficile avere strutture piene al 100%: un posto lo si trova praticamente sempre. Il nostro non è un turismo di massa, ma di nicchia”.

I problemi per la categoria sono sempre molti: “Siamo sempre in lotta con un’Iva più alta rispetto agli altri Paesi europei visto che in Italia i servizi alberghieri sono tassati al 10% mentre da altre parti al 4 o al 7%. All’orizzonte abbiamo Imu e Tares che ci penalizzeranno. Senza dimenticare che di fronte a stagioni sempre più corte, pagare le imposte sulle strutture anche quando sono chiuse diventa sempre più assurdo!”. Senza dimenticare l’eterna battaglia con i siti che recensiscono le strutture e raccolgono le dichiarazioni: “A livello nazionale Federalberghi ha avviato cause dirette contro i gestori di questi siti. Troppe volte ospitano dichiarazioni fantasiose e poco veritiere di presunti clienti e danneggiano in modo sproporzionato le realtà commerciali. Si tratta di un sistema poco trasparente e poco democratico”.