Dopo l’emergenza frana e SS36, lanciata l’Operazione Lario Sicuro

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LECCO – Scatterà il 15 giugno, dunque in concomitanza con la riapertura della Superstrada 36, l’“Operazione Lario sicuro” lanciata la prima volta ormai una decina d’anni fa per accrescere il grado di sicurezza di quanti usufruiscono del nostro lago nei mesi estivi e favorire l’azione di intervento da parte del personale sanitario e delle forze preposte a un eventuale soccorso.

L’ha annunciato l’assessore provinciale alla Protezione civile, Franco De Poi, in occasione del convegno che ha riunito ieri dirigenti e volontari della Protezione civile lecchese, oltre ai rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine e alle autorità civili e militari (c’erano, tra gli altri, il prefetto Antonia Bellomo e il questore Fabrizio Bocci). Un convegno, quello tenuto in Sala Ticozzi, che ha visto la presenza del capo dipartimento di Protezione civile, Franco Gabrielli, e dell’assessore regionale Simona Bordonali.

E’ toccato al prefetto, in apertura dei lavori, sottolineare come la macchina della Protezione civile in provincia di Lecco funzioni in modo assolutamente efficiente, così come forte è la sinergia tra sistema istituzionale e mondo del volontariato. “L’ho constatato in più occasioni di persona – ha detto – e ho visto che in questa provincia l’impegno si traduce in una grande efficacia e in interventi attuati con alto senso di responsabilità”.

A illustrare le finalità dell’“Operazione Lario sicuro” sono stati quindi il responsabile del Servizio di protezione civile della provincia di Lecco, Fabio Valsecchi (“abbiamo istituito un sistema destinato a facilitare il compito di chi frequenta le nostre spiagge e dovesse trovarsi nella necessità di allertare i soccorsi”) , il tenente colonnello Sergio De Santis, comandante del reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Como (“il piano prevede una fase iniziale di attenzione e un’altra di allertamento, che può trasformarsi in fase di emergenza”), Maurizio Volontè (A.A.T. “118” Como) e Fabrizio Mosca (A.A.T “118” Lecco), oltre all’ingegner Filippo Fiorello, comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Lecco, e al presidente dell’Autorità di bacino, Luigi Lusardi.

Non si è parlato però soltanto dell’“Operazione Lario sicuro”, mercoledì in sala Ticozzi, ma più in generale di Protezione civile e dello stato di salute del nostro territorio. Oltremodo apprezzate le testimonianze di Ornella Chiari, vicesindaco di Monte Marenzo, e di Giuseppe Bonacina, chiamato a coordinare i volontari della Protezione civile in occasione della frana che lo scorso maggio, proprio in territorio di Monte Marenzo, ha bloccato la linea ferroviaria Lecco-Bergamo e costretto 120 persone a sfollare.

“Da questa vicenda – ha detto il vicesindaco Chiari – abbiamo tratto sia elementi positivi sia alcune criticità. Positivo e incoraggiante è stato ad esempio il sostegno garantito alla popolazione dai volontari che hanno operato nei giorni e nelle settimane successive alla frana, così come la rapidità con cui è stata messa in sicurezza la zona interessata dal distacco dei grossi massi”.

“Ci sono però anche talune criticità con cui dobbiamo confrontarci – ha aggiunto – a cominciare dalla difficoltà, per un comune qual è il nostro di soli 2.000 abitanti e con sette dipendenti, di trovare le risorse economiche per far fronte all’emergenza. Ci preoccupa inoltre il prosieguo dei lavori di messa in sicurezza dell’area. Oggi quella sicurezza auspicata dai nostri concittadini non possiamo dire ci sia al 100% e poi occorrerà mettere in campo il monitoraggio delle opere realizzate”.

Giuseppe Bonacina ha ricordato che i volontari della Protezione civile stanno operando lungo la Provinciale 72 con azioni di supporto alla Polizia stradale e che la frana di Monte Marenzo ha impegnato a turno 110 volontari, con quasi 1.200 ore di servizio dal mattino del 17 maggio ad oggi.

L’intervento del dirigente della Stradale di Lecco Mariella Russo, che ha illustrato le modalità di intervento messe in atto in queste ultime settimane lungo la Provinciale 72 in conseguenza della chiusura della Superstrada 36, ha preceduto quello di Simona Bordonali.L’assessore regionale alla Protezione civile ha evidenziato l’importanza di “fare squadra” tra istituzioni e volontari. Si è quindi rivolta espressamente a questi ultimi, ringraziandoli per la loro costante e efficace presenza e per la loro professionalità. Ha quindi sottolineato come, a differenza di altre province anche della Lombardia, tutti i Comuni della provincia di Lecco si siano dotati di un piano di emergenza. “E anche questo – ha concluso – vi fa onore”.