LECCO – Lo scorso 2 ottobre l’Istat ha presentato, presso la Sede della Camera di Commercio di Milano, i primi risultati del “9° Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi”, del “Censimento delle Istituzioni Pubbliche” e del “Censimento delle Istituzioni Non profit”.
Alla fine del 2011 le imprese attive con sede legale in provincia di Lecco erano 25.710 e rappresentavano il 3,2% del totale regionale (pari a 811.666). Rispetto al censimento del 2001, le imprese lecchesi sono cresciute dell’8,9% (contro il +8% della Lombardia e il +8,4% dell’Italia, cfr. Tab. 1 e Grafico 1 dell’allegato statistico). Lecco si pone al 4° posto nella graduatoria regionale guidata da Brescia con una crescita del 10,5%; solo la provincia di Mantova evidenzia un calo del numero delle imprese, -2,4%.
Analizzando la composizione per settore di attività si nota una terziarizzazione delle imprese lecchesi, a ritmi più sostenuti rispetto alla media lombarda e italiana (a Lecco il comparto dei servizi cresce del 17,8% contro il +14,4% regionale e il +13,1% nazionale).
I cinque settori che fanno registrare il maggior incremento del numero delle imprese attive nella nostra provincia sono: la “sanità e assistenza sociale” (+73,3%), l’“immobiliare” (+57,2%), le “attività professionali, scientifiche e tecniche” (+42,1%), “noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (+35%) e “attività dei servizi di alloggio e ristorazione” (+18,2%).
Viceversa i settori con le variazioni negative sono: l’“estrazione di minerali da cave e miniere” (-85,7%), il manifatturiero (-19,8%), il “trasporto e magazzinaggio” (-16%), l’“agricoltura, silvicoltura e pesca” (-8%) e il “commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli” (-2,9%).
Con riferimento agli addetti delle imprese lecchesi, rispetto al censimento precedente si è verificato un calo del 2,1% (contro il +0,6% lombardo e il +4,5% nazionale, cfr tab. 2 e grafico 2). Solo le province di Cremona, Mantova e Como fanno registrano una diminuzione maggiore rispetto a Lecco (rispettivamente -3,2%, -3,4% e -6,5%). Da segnalare l’incremento degli addetti della provincia di Sondrio (+19%) dovuto probabilmente al trasferimento della sede legale di alcune grandi imprese. Evidenziano incrementi superiori ai 2 punti percentuali le province di Bergamo, Brescia e Varese.
A diminuire è soprattutto il numero degli occupati nelle imprese lecchesi di maggiori dimensioni (in particolare nelle due classi “da 20 a 49 addetti” e “oltre i 250 addetti”), mentre Lecco fa registrare l’incremento più elevato tra le province lombarde nelle imprese che hanno un solo addetto (+9% contro il +4,5% lombardo e il +3,4% italiano).
I settori di attività quelli che fanno registrare il maggior incremento del numero degli addetti delle imprese della nostra provincia sono: la “sanità e assistenza sociale” (+103,1%), le “attività dei servizi di alloggio e ristorazione” (+67,6%), l’“immobiliare” (+28,9%), le “attività professionali, scientifiche e tecniche” (+33,4%), il “noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (+8,6%).
Viceversa, i settori con le variazioni negative più pesanti sono: l’“estrazione di minerali da cave e miniere” (-100%), l’“agricoltura, silvicoltura e pesca” (-62,2%), il manifatturiero (-17,2%), il “trasporto e magazzinaggio” (-11,3%).
Alla fine del 2011 le istituzioni non profit attive con sede legale in provincia di Lecco erano 1.873 e rappresentavano il 4,1% del totale regionale (46.141). Rispetto al censimento del 2001, le istituzioni non profit lecchesi sono cresciute del 40,7% (contro il +37,8% della Lombardia e il +28% dell’Italia). Lecco si pone al 5° posto nella graduatoria regionale, preceduta dalle province di Monza e Brianza, Lodi, Cremona e Varese.
Tutti i settori evidenziano una crescita del numero delle istituzioni non profit attive (a eccezione di “servizi di informazione e comunicazione” e “attività finanziarie e assicurative” (settori che a fine 2001 contavano rispettivamente 4 e 1 unità e che a fine 2011 non ne registrano alcuna, cfr. tab. 13 e 14). Evidenziano gli incrementi maggiori i comparti “istruzione” (+75,6%) “attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento” (+72,9%, settore in cui sono attive quasi la metà delle istituzioni non profit lecchesi) e “sanità e assistenza sociale”(+20,9%).
Lecco è l’unica provincia a livello regionale ad evidenziare un calo degli addetti (-7,4%, contro il +60,7% regionale e il +39,4% nazionale, cfr. tab. 2 e grafico 2), concentrato nel settore “sanità e assistenza sociale” (-29,9%) e “altre attività di servizi” (-2,3%); viceversa cresce il numero degli addetti nei settori “istruzione” e “attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento” (rispettivamente +49,8% e +20,7%, cfr. tab. 15, 16 e 17).
Aumenta il numero complessivo dei volontari (+33,6% contro il +56,9% lombardo e il +43,5% nazionale, cfr. tab 18, 19 e 20), soprattutto nelle “attività professionali, scientifiche e tecniche” e nell’“istruzione” (rispettivamente +257,1% e +90,9%).
Le istituzioni pubbliche attive con sede legale in provincia di Lecco erano 114 e rappresentavano il 5,7% del totale regionale (pari a 1.987). Rispetto al censimento del 2001, le istituzioni pubbliche lecchesi sono calate del 24% (contro il -28,5% della Lombardia e il -21,8% dell’Italia). Tutte le province lombarde fanno registrare una diminuzione (guidate da Brescia: -42,9%, mentre il territorio che evidenzia il calo meno significativo è Lodi, -10,2%).
Anche il numero di addetti delle istituzioni pubbliche diminuisce in tutte le province Lombarde, anche se Lecco con il -6,5% è quella con il calo meno significativo (in Lombardia il calo è stato del 17,7%, in Italia dell’11,5%).
Mentre gli addetti degli Enti Locali lecchesi crescono leggermente, +0,6% (Provincia: +20%; servizio sanitario locale, +5,7%; Comunità Montane, + 112,5%; gli addetti dei 90 comuni, -11,8%), quelli delle altre Istituzioni calano dell’83,7%.

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