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TORRE DE BUSI – Da febbraio erano già in corso dei lavori per porre rimedio ad altri smottamenti avvenuti in passato e nella notte tra giovedì e venerdì la terra ha ceduto, portando giù verso la strada massi e detriti.
Così, dalle 2 di venerdì, la Provinciale 177 tra Torre de Busi e Caprino Bergamasco è stata chiusa al traffico, per la precisione in via Sonna, località Casarola. Circa 900 metri cubi di roccia sarebbero scesi sulla carreggiata. Lanciato all’allarme sono intervenuti i Vigili del Fuoco, insieme alle forze dell’ordine e ai tecnici della Provincia che ora stanno programmando gli interventi per ripristinare al più presto la viabilità.
Nel frattempo sono 113 i residenti (19 in via San Michele e 94 in località Casarola) rimasti bloccati a causa dello smottamento ed impossibilitati a raggiungere il paese con le proprie auto: come ha spiegato il sindaco Eleonora Ninkovic, l’unico passaggio possibile è quello di via Fontana che però è una strada stretta e ci passano solo pedoni, motorini ed auto di piccole dimensioni.
Dalle 6 della mattina, il personale del Comune e della Protezione Civile ha dato una mano agli abitanti raggiungendoli a bordo di una Fiat Panda e accompagnando verso la stazione chi doveva recarsi a lavoro. Solo verso mezzogiorno e circa mezzora è stata riaperta la Provinciale per consentire ai residenti di spostare le proprie auto. Lo stesso sabato mattina tra le 8 e le 9.
“Vista la situazione abbiamo preso contatti con tutti i residenti – sottolinea il primo cittadino – tra loro ci sono anche due donne al settimo mese di gravidanza, oltre che anziani e bambini. Per questo cercheremo di fornire loro del supporto, nel caso debbano spostarsi per effettuare visite o altro”.
Gli operai sono al lavoro e proseguiranno nella loro opera anche nel weekend per tentare di riaprire la strada il prima possibile e istituire il senso unico alternato così come era prima dell’ultimo evento franoso. L’invito, a quanti devono raggiungere il bergamasco, di percorrere la Provinciale da Calolzio a Cisano (Lecco-Bergamo).
