Lavoro: in cinque anni, 5 mila posti in meno per i giovani

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disoccupazione-giovanileLECCO – Cresce l’emergenza lavoro per i giovani lecchesi: la percentuale della disoccupazione giovanile è salita dal 8% del 2008 a quasi il 26% sfiorato nel 2012.

Una criticità che si evidenzia in modo particolare nella fascia tra i 15 e i 24 anni, dove è quintuplicato il numero dei giovani che né studiano né cercano lavoro (15%) e dove il numero degli occupati è passato dal 39% pre-crisi al 22% del 2012.

Sono i dati rivelati lunedì, in occasione della presentazione del 2° Rapporto dell’Osservatorio provinciale del Mercato del lavoro avvenuta in Camera di Commercio, redatto dai ricercatori del gruppo Clas e promosso da Provincia, Network e Camera di Commercio.

Questi cinque anni di crisi hanno fatto contare 5 mila  giovani in meno occupati (erano 12,45 mila nel 2008), mentre i giovani in cerca di occupazione sono più che raddoppiati, passando dai 1300 del 2008 ai 2700 del 2012. Inoltre, a fronte della perdita del posto di lavoro una minoranza, 1500 circa, si sono attivati per cercarne uno nuovo. Lo chiamano “effetto scoraggiamento” di quanti si autoescludono dal mercato del lavoro perdendo la speranza di una ricollocazione.

Tra i giovanissimi (15-24 anni) si è mantenuta stabile la quota degli studenti (54%) che hanno proseguito i loro percorso formativo negli istituti superiori o in università. Tra i laureati, però, raggiungono il migliaio quelli che non sono riusciti a trovare occupazione: a fronte di un’offerta sul mercato di 1600 “dottori”, si è registrata una domanda da parte delle aziende lecchesi che è riuscita a coprire solo 600 posti negli ultimi quattro anni.

Un trend che per il futuro prevedrebbe un miglioramento, con una crescita da parte delle aziende nella propensione ad assumere personale di alta formazione. Per ora, una speranza per i cosiddetti “high skill” è guardare oltre i confini della provincia, in particolare verso il monzese e il milanese: la percentuale dei laureati lecchesi assunta fuori dal nostro territorio è infatti pari al 48%, mentre Lecco ne importa solo il 36% da fuori provincia.

In calo anche le assunzioni attraverso contratto di apprendistato: la quota di apprendisti sul totale di assunzioni è passata dal 4,8% del 2008 al 2,8% del 2012.

Dati negativi ma che, rapportati alle altre province italiane, fanno emergere un quadro meno “pesante”: Lecco resta in 10° posizione tra le province italiane per tasso di occupazione tra i 15 e i 34 anni d’età (56%), al secondo posto se consideriamo la fascia tra i 25 e i 34 anni (82,6%), al 16° in quella tra i 15 e i 24 anni (26,1%).

Sono invece 2600 le “imprese giovani”, in gran parte individuali (76%), due terzi attive nel settore del commercio (64%) e rappresentano circa il 9,5% delle imprese complessivamente registrate sul territorio.