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LECCO – Cassa integrazione in calo nei primi tre mesi dell’anno: secondo i dati elaborati dalla CIGL, le ore autorizzate nel lecchese hanno subito un decremento (-19%) rispetto allo stesso periodo del 2013, per un totale complessivo di ore pari a 4,19 milioni di ore.
A calare in modo più evidente è la cassa ordinaria (-43,93%), in leggero aumento la straordinaria (+3,60%), mentre si è impennato il ricorso alla cassa integrazione in deroga (+120,36%).
Non a caso, a subire maggiormente è il settore del commercio dove è quasi triplicato il ricorso all’ammortizzatore sociale e in particolare proprio alla cassa in deroga, passando dalle 157 mila ore del primo trimestre 2013 alle 464 mila ore autorizzate tra gennaio e marzo di quest’anno. Male anche l’edilizia (+118,5%) mentre l’industria ha fatto registrare un calo (-32%) scendendo dai 4,7 milioni di ore autorizzate nei primi tre mesi dello scorso anno ai 3,2 dello stesso periodo del 2014.
In provincia di Lecco, la cassa integrazione ha registrato nei primi tre mesi dell’anno un’incidenza sulla popolazione lavorativa pari al 12%, seconda solo a Varese dove la percentuale ha superato il 13%.
“Anche quest’ultimo dato – precisa il segretario provinciale della CGIL, Wolfango Pirelli – è dovuto all’esplosione della cassa in deroga. Non si tratta però di nuove domande da parte delle aziende, bensì dello sblocco di quelle vecchie rimaste ferme per mancanza di finanziamenti. Di fatto, a dicembre registravamo un calo nelle ore autorizzate. Il tutto si è rimesso in moto grazie all’accordo sottoscritto a marzo e che ha permesso il finanziamento della cassa in deroga per il primo trimestre di quest’anno e prorogato fino a giugno”.
Preoccupante è invece il dato riguardante i licenziamenti: nel solo mese di marzo, secondo i dati della CIGL regionale, si è assistito ad un incremento dell’86,67% rispetto allo stesso mese del 2013, passando dalle 30 domande di disoccupazione dello scorso anno alle 56 dello scorso mese.
