Forse un infarto la causa del decesso dell’uomo trovato in una grotta

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LECCO – Dall’autopsia di ieri, giovedì, effettuata all’ospedale Manzoni di Lecco sul corpo dell’uomo trovato senza vita in una grotta del San Martino lo scorso 5 agosto, è emerso che il decesso potrebbe essere imputabile ad un infarto.

Sembrerebbe quindi che l’uomo, la cui identità non è stata ancora scoperta, è morto per cause naturali e non per morte violenta, ipotesi che ad oggi non era stata ancora esclusa dagli inquirenti.

Le salma, ritrovata da una donna che stava camminando lungo il sentiero dei Pizzetti che da via Stelvio sale verso il San Martino, era in evidente stato di decomposizione  e questo ha complicato sia le operazioni di recupero che le indagini avviate dai Carabinieri.

All’interno della grotta, gli uomini dell’Arma hanno trovato anche alcuni oggetti come coperte, indumenti e libri e, come ha già dichiarato il comandante dei carabinieri della compagnia di Lecco, il maggiore Gaetano La Rocca: “Questo ci fa pensare che la grotta sia stata abitata in modo stabile da qualcuno”, ma al momento non è stato ancora possibile dare un’identità al corpo ritrovato.


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