Mangioni senza punto nascite. Nava e Piazza: “Scelta necessaria”

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LECCO – “Una scelta non facile ma necessaria”. Così il consigliere Mauro Piazza e il sottosegretario Daniele Nava, esponenti di NCD in Regione Lombardia, commentano la decisione del Pirellone di chiudere a fine anno il punto nascita alla Clinica Mangioni. Lo dicono da lecchesi, ma anche con l’affetto che prova chi lì ha visto la luce: infatti sono nati entrambi proprio in quella struttura.

“Informiamo i cittadini che la scelta di chiudere alcuni punti nascita regionali è stata fatta per aumentare i livelli di sicurezza e migliorare la qualità e l’appropriatezza degli interventi assistenziali. Il protocollo Stato-regione fissa la soglia minima dei parti da espletare in un punto nascita a 500 ma individua anche, come standard da possedere, i reparti di terapia intensiva neonatale, anestesia e rianimazione – spiegano Piazza e Nava – La mancanza di queste condizioni presso la “Mangioni” ha portato alla decisione di chiusura del punto nascita, scelta non facile ma necessaria”.

Mauro Piazza e Daniele Nava
Mauro Piazza e Daniele Nava

Piazza e Nava respingono l’accusa, formulata dalla clinica, di assenza di confronto con la Regione. Così come l’affermazione di decisionismo improvviso e non condiviso sul tema. “La Regione per il Sistema Sanitario Regionale agisce territorialmente tramite la sua articolazione operativa, ossia l’ASL. A noi è nota l’esistenza di un lungo e articolato percorso progettuale in cui ASL, Azienda Ospedaliera, proprietà, sindacati e Comuni sono stati coinvolti, per la parte di competenza, per un superamento il più efficace e meno destabilizzante possibile della vicenda”.

Per Nava e Piazza, Regione e ASL avrebbero ben presente la questione occupazionale legata al personale della “Mangioni” e in questo senso starebbero lavorando nell’auspicio che si possa arrivare ad una soluzione che tuteli anche i lavoratori coinvolti.

“Il tavolo dell’ASL è ancora aperto e in corso, proprio per affrontare e risolvere tutte le questioni conseguenti la chiusura del punto nascita prevista per il 31 dicembre. Siamo in costante collegamento con il dottor Lucchini che ringraziamo per la sensibilità e la determinazione con cui sta cercando una soluzione. Siamo disponibili a qualsiasi coinvolgimento laddove si rendesse utile o necessario”, concludono.