VARENNA – Una tenda di legno e feltro, tradizionalmente usata dai nomadi nelle steppe dell’Asia centrale, trasformata in teatro.
Uno spazio agile quanto singolare, pronto “da vivere” in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento e da chiunque, creando ogni volta nuove possibilità di incontro e di formazione, per grandi e piccoli.
E’ la yurtakids, allestita in piazza San Giorgio a Varenna per il periodo delle festività proprio per ospitare vari eventi “firmati” in particolare da “ScarlattineTeatro”.
“Un luogo extra-ordinario – osserva Paolo Ferrara, assessore al Turismo e alla cultura della “perla del Centrolago” – per vivere esperienze teatrali davvero speciali e ancora più coinvolgenti, ma all’interno del quale assistere anche a spettacoli, letture e laboratori”.
Sarà proprio la yurtakids a ospitare sabato 27 dicembre, con inizio alle 20.45, l’atteso recital di Luca Radaelli e Filippo Ughi “Tutto nel mondo è mutevole tempo”, evento al quale si accompagnerà la proiezione di spettacolari quanto emozionanti immagini sul tema delle stagioni a cura dell’Associazione culturale Luigi Scanagatta di Varenna.
“La fine dell’anno è tempo di bilanci e di pensieri su ciò che è stato e su quel che potrà essere – spiegano i responsabili di “ScarlattineTeatro” a proposito del recital in scena sabato 27 – ma l’anno nuovo è anche ripartenza. Ed è altresì nuove opportunità”.
Un altro atteso appuntamento è quello del pomeriggio di sabato 3 gennaio. Quel giorno, con inizio alle ore 17, sempre dentro la yurta verrà rappresentato “TestaCoda”, lezione-spettacolo interattiva che ripercorre una sorta di viaggio sociologico e storiografico sul corpo e sulla relazione tra corpo e società.
Della durata di un’ora e con ingresso libero, lo spettacolo si rivolge in particolare ai ragazzi.
La direzione sarà affidata a Christine Fentz e ad Adelaide Bentzon, mentre la supervisione artistica sarà di Anna Fascendini, con Francesca Corti e Stefano Pirovano in veste di attori e Angelica Maran nel ruolo di assistente alla produzione.
“TestaCoda – spiegano i promotori dell’evento – mostra, racconta e coinvolge il giovane pubblico. Attraverso semplici indicazioni, fisiche ma non solo, i ragazzi vengono stimolati a riflettere sul concetto di corpo. I processi di riflessione e partecipazione che vengono attivati sono infatti parte integrante di questo viaggio”.
“Una curiosa indagine sulla percezione del corpo – aggiungono – così diversa nel corso del tempo e da cultura a cultura. Nonostante il corpo non sia cambiato in millenni, la nostra visione su come dovrebbe apparire e reagire ha subìto modifiche radicali. E in un percorso interattivo con i ragazzi, illustrato da una lavagna luminosa, un’attrice e un performer dimostreranno ciò che sappiamo, pensiamo e sentiamo del nostro corpo”.