LECCO – Si è riunita nella serata di mercoledì presso la Sala Ticozzi l’Assemblea dei Sindaci, il nuovo organismo istituito dalla legge Delrio accanto al consiglio provinciale di secondo livello. L’Assemblea era già stata convocata lo scorso gennaio dal Presidente della Provincia Flavio Polano per discutere sul nuovo statuto provinciale e sui tagli previsti dalla Regione sui trasporti pubblici locali.

Gli 88 Sindaci della Provincia di Lecco sono stati chiamati questa volta per votare l’approvazione del nuovo statuto, presentato dal Presidente Polano e dal Direttore Generale dell’Amministrazione Provinciale di Lecco Amedeo Bianchi. 58 i sindaci presenti con un numero di abitanti rappresentati che, con un totale di 233.073 ha raggiunto il quorum per votare (necessaria infatti per la votazione la maggioranza della popolazione complessivamente residente). 57 i votanti effettivi che hanno deciso l’approvazione del nuovo statuto provinciale, votato favorevolmente da 55 sindaci presenti con 1 astenuto e 1 contrario e una maggioranza di abitanti raggiunta con un totale di 228.105
“L’obiettivo che abbiamo come consiglieri provinciali e come Presidente è salvaguardare il merito dei buoni servizi cresciuti in questi anni sul territorio” ha dichiarato Flavio Polano, che non ha nascosto la situazione di crisi in cui la Provincia lecchese versa: “Oggi come oggi possiamo garantire i servizi fino alla fine dell’anno scolastico, a metà giugno, dopodiché dichiareremo il dissesto finanziario, noi come le altre 12 Provincie lombarde perché, lo ricordo, stiamo lavorando insieme.” Annunciati due tavoli di trattative aperti con Regione Lombardia da un lato e lo Stato dall’altro: “Il problema non è unicamente nostro – ha spiegato Polano – ma del 99% delle Provincie italiane, la situazione è nota e la soluzione sta allo Stato trovarla.”
Del nuovo statuto approvato il Presidente ha voluto ricordare il carattere snello e i principi di carattere generale che vi sono tracciati: “Le cose concrete da fare saranno oggetto dei successivi regolamenti che da domani saranno al centro del lavoro dei nostri Uffici. La Provincia, lo ricordo, è strumento di secondo livello ad uso dei Comuni, lo statuto persegue un’ottica di gestione associata tra Provincia ed enti locali.”

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