Lecco, nasce la consulta dedicata ai giovani. La proposta da FDI

Tempo di lettura: 2 minuti
Giacomo Zamperini
Giacomo Zamperini
Giacomo Zamperini

LECCO – Nuovo strumento di dialogo tra i giovani lecchesi e il consiglio comunale: lunedì sera, dalla seduta a Palazzo Bovara, è nata la consulta giovani.

La proposta è arrivata dal consigliere di minoranza Giacomo Zamperini che ha lanciato l’idea di creare “una sorta di pro loco per i giovani che si occuperà della promozione delle politiche giovanili sul territorio, facendo sinergia e rispettando i numerosi gruppi e associazioni che già efficacemente organizzano serate ed eventi a Lecco”.

Prima dell’approvazione l’ordine del giorno è stato discusso in aula, inizialmente prevedeva anche un regolamento che, però, non ha ricevuto il parere favorevole di parte dei consiglieri sia di maggioranza che di minoranza perché veniva visto come “un’inutile ingessatura che avrebbe appesantito i passaggi burocratici”.

A seguito del dibattito il regolamento è stato ritirato da Zamperini stesso: “le discussioni in aula sono state molto positive, la consulta dei giovani non risolverà tutte le problematiche giovani, ma è un piccolo passo verso un percorso condiviso che dia fiducia ai ragazzi e speranza per il loro futuro. Una città che non guarda ai propri giovani come una risorsa ma li ritiene solo un problema o una fonte di disagio, infatti, è una città destinata ad estinguersi nel tempo”.

La discussione è stata anche l’occasione per la minoranza di polemizzare circa il mancato intervento nel dibattito da parte dei giovani del Pd, in particolar modo dei consiglieri Jacopo Ghislanzoni e Marco Caccialanza.

“Dopo cinque anni mi sento di ringraziare l’assessore Tavola – afferma il consigliere Ncd Antonio Pasquini – che pure nelle diversità ha cercato di dare soluzioni a ingenti problemi, peccato che la sua azione di governo non sia stata supportata dai giovani del Pd, che hanno vissuto l’esperienza in consiglio comunale come anime di peccatori ignavi che mai non fur vivi”.

Chiuso il dibattito, l’ordine del giorno è arrivato alla votazione e, infine, è stato approvato con 24 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti.