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VALSASSINA – Una bellissima escursione premiata con una giornata di sole, quella di sabato, che ha accolto oltre 50 persone che hanno accettato l’invito dello S.P.I. CGIL e dell’ AUSER, alla scoperta dei luoghi di “Lasco il bandito della Valsassina”.
Il gruppo ha raggiunto Parlasco seguendo due percorsi distinti da Lecco e da Bellano, la più originale è quella salendo la Val Muggiasca con la deviazione a Portone, si incontra la bianca chiesetta di Sant’Antonio Abate che domina la valle, protetta dal massiccio delle Grigne, proprio alle porte di Parlasco.
All’Osteria del Lasco il gruppo si è riunito degustando dei tipici biscotti artigianali, ad attendere gli escursionisti c’era il sindaco Renato Bus. Il tour ha iniziato il percorso nei vicoli del Borgo dove sono disseminati gli affreschi che dal 2007 colorano e animano la vita operosa dei parlaschini.
Un idea geniale quella di Alberto Denti, l’allora Sindaco della piccola comunità montana valsassinese, che ebbe il pregio di chiamare vari artisti esperti in affreschi murali che si cimentarono in questo progetto culturale che fissa indelebilmente, le gesta del “bandito Lasco”, descritte dal romanzo di Antonio Balbiani uno scrittore nato a Bellano l’ 8 Ottobre 1838.
Sono 14 gli artisti che sono stati scelti dopo avere presentato i loro bozzetti selezionati da una Commissione tecnica-culturale appositamente nominata, che ha consentito nell’estate del 2007 con il coinvolgimento di tutta la comunità, realizzare un’opera d’arte collettiva, una bellezza culturale rara a disposizione di tutti.
L’escursione è proseguita a Cortenova divisa dal fiume Pioverna che attraversa tutta la Valsassina, la parte antica a monte e la parte moderna ed industriale a valle, dove ci attendeva la Prof. Giselda Barina, grazie alla sua profonda e competente conoscenza storico culturale ci ha guidato all’oratorio di San Fermo, Sec XVI.
Costruito come oratorio privato della famiglia Mornico, conserva delle opere d’arte sacra, delle ancone lignee dorate e artistiche vetrate istoriate che meritano tutta l’attenzione e la nostra ammirazione.
Alle fonti di Tartavalle Terme riaperte e rinnovate, situate alle falde della Grigna in uno scenario unico ed accogliente, abbiamo degustato dei piatti della cucina locale “menù Lasco”, la loro birra ed altri digestivi di loro produzione.
Simpatico l’intrattenimento di Pinuccia Nasazzi con abiti dell’epoca ha presentato “Lasco” e “Celestina” con i suoi lavori divulgativi sia nelle scuole e Circoli sociali sul “Lasco”, curioso ed interessante, il gioco con le carte e i dadi, raffiguranti i personaggi ed i luoghi del romanzo del Balbiani.
Il giovane e motivato Dr. Sampietro Marco, storico della Valsassina ha guidato il gruppo alla visita di Introbio, dalla chiesa di San Michele, al Palazzo Pretorio, alla Torre Civica nel centro storico, sino al Palazzo Migliavacca un gioiello di architettura, nel centenario dalla sua costruzione, attuale sede del Comune.
Su tutto il programma e le attività svolte è emerso la competenza, la passione, l’ospitalità e l’accoglienza valsassinese, combinata con un patrimonio storico culturale ancora poco conosciuto, sicuramente da valorizzare e divulgare, da proporre in un circuito storico culturale della nostra Regione.
