LECCO – La notizia è riportata da Repubblica.it : un brigadiere della Guardia di Finanza di Lecco , prima impegnato alla compagnia di Lecco e poi al comando provinciale di Lecco, andrà a processo con l’accusa di accesso abusivo al sistema informatico.
Secondo quanto riferito dal noto quotidiano, il militare sarebbe accusato di aver spiato i colleghi e altre persone, “accedendo al Sistema di indagine del ministero dell’Interno”.
“Interrogava il sistema unico delle forze di polizia per pura curiosità personale, chiedendo al sistema informazioni come le targhe dell’auto di belle ragazze, le registrazioni in hotel fatte dai colleghi, le verifiche sui controlli di polizia effettuati a carico di altri finanzieri – scrive Repubblica – Quando gli inquirenti hanno chiesto al finanziere perché cercasse informazioni “sensibili” su colleghi e conoscenti, lui si è difeso dicendo: ‘Lo facevo solo per curiosità e voyeurismo’”.
Per questo il brigadiere andrà a processo e l’udienza preliminare, di fronte al gup Ilaria De Magistris, è fissata per il prossimo 19 novembre.
“L’attività illecita da parte del finanziere sarebbe andata avanti per due anni e mezzo – prosegue Repubblica – Oltre che alla banca dati del ministero dell’Interno, il militare avrebbe anche consultato i database dell’agenzia delle Entrate”.
A scoprire tutto sono stati i suoi colleghi delle Fiamme Gialle lecchesi in un inchiesta coordinata dal sostituto procuratore di Milano Alessandro Gobbis, specializzato in reati informatici

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