LECCO – Un pomeriggio di musica e festa nella corte della Casa sul Pozzo per festeggiare i 40 anni di fondazione della comunità Via Gaggio Onlus e per celebrare le attività con gli adolescenti in difficoltà che porta avanti la comunità.
“Per noi questa festa è il segnale che dà vita a molti percorsi – spiega don Angelo Cupini, responsabile della Casa sul Pozzo – a livello religioso è la festa del nostro fondatore Antonio Maria Claret, ricorrenza del 145esimo anno dalla sua morte, mentre per quanto riguarda le attività della nostra casa celebriamo l’inizio del crossing con i ragazzi partito ad ottobre, che sta già avendo un riscontro positivo”.
Sabato pomeriggio nella corte della Casa sul Pozzo di Chiuso è stato allestito un piccolo mercatino con i prodotti dell’orto curato dai ragazzi di cui la comunità si prende cura e agli ospiti presenti sono state offerte le caldarroste. Ad allietare la festa ci ha pensato la banda musicale “Giuseppe Verdi” di Airuno che ha eseguito un ricco repertorio coinvolgendo anche tutti i presenti.
“Questo pomeriggio di festa è prima di tutto un’occasione per stare insieme – continua don Cupini – mettiamo insieme le caldarroste, i prodotti del nostro orto e la musica. La nostra porta è sempre aperta sia per i nostri ragazzi e le loro famiglie, sia per tutta la cittadinanza e credo valga la pena condividere giornate di gioia tutti insieme”.
La Casa sul Pozzo si sta occupando di circa un centinaio di adolescenti, dai 14 ai 22 anni, specialmente figli di immigrati, che necessitano di un aiuto pomeridiano per svolgere i compiti di scuola, regalando loro anche un punto di riferimento. Dal prossimo mese, inoltre, gli operatori della Casa sul Pozzo passeranno una mattina a settimana con gli studenti immigrati che frequentano il Cpa di Maggianico per aiutarli nell’integrazione, come riferisce don Cupini: “Vogliamo dare una maggiore attenzione ai ragazzi arrivati negli ultimi mesi per aiutarli nell’integrarsi nel nostro sistema scolastico, la risposta che abbiamo dai nostri adolescenti è sempre positiva, mentre interagire con le loro famiglie è un po’ più difficile, perché tendono a restare distanti, ma non abbiamo intenzione di perderci d’animo, anzi tenteremo qualsiasi strategia e lavoreremo a 360 gradi”.
Ecco alcune immagini della festa: