Rifiuti abbandonati. Appello: “Ora lotta dura agli incivili”

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LECCO – “Lecco una discarica a cielo aperto e una toilette per cani dai padroni incivili”. La denuncia arriva da Appello per Lecco e dalla sua portavoce Viviana Musumeci:

“Cumuli di immondizia lasciati negli angoli più preziosi dei rioni storici, dove ormai, sempre più spesso si possono trovare pezzi di ricambio per televisori e lavatrici. I cittadini, se lo desiderassero potrebbero estrarli direttamente dagli elettrodomestici abbandonati in strada per giorni. La nostra città rischia di diventare una vera e propria discarica; a ciò si aggiunge la maleducazione dei padroni dei cani che non puliscono gli escrementi per cui il parcours salute, che si potrebbe fare sul lungolago e sulla pista ciclabile, è oggi, di fatto, una corsa ad ostacoli nelle vie cittadine – anche nel salotto buono del centro storico”.

rifiuti arte pescarenico (2)Per questo appello per Lecco chiede all’amministrazione comunale e all’assessore di riferimento, una campagna informativa/educativa sulla popolazione sulle conseguenze a cui si va incontro nel caso di abbandono di rifiuti e sporcizia; che il Comune sfrutti, laddove siano già presenti, i circuiti di telecamere pubbliche e private per individuare i colpevoli dell’abbandono dell’immondizia in città o dei proprietari di cani che sporcano le vie pedonali e di multare in maniera esemplare, tramite ausiliari e vigili urbani, i colpevoli trovati in flagranza di reato. Infine, invita i cittadini che tengono al decoro della propria città a denunciare gli incivili che la insozzano.

“Non si capisce, visto che il problema più volte è stato sollevato anche nel periodo antecedente alla campagna elettorale, come mai tutto questo abbia ancora luogo. Perché va da sé che non si può, e non vogliamo, generalizzare, quindi esistono, ovviamente, moltissimi cittadini educati che rispettano la propria città, ma è altrettanto evidente che per quanto il Comune possa fare per sopperire al problema con pulizie e pronto intervento, c’è una fetta della popolazione a cui non interessa palesemente del decoro della nostra città – prosegue Musumeci – Allora, quando l’intelligenza, la buona educazione, la civiltà, il rispetto per il bene comune, mancano, risulta evidente che sia necessario intervenire nell’unico modo che il cittadino maleducato conosca: ovvero attingendo al suo portafoglio, con ripercussioni benefiche, peraltro, sulle casse del Comune”.