VERCURAGO- “Era un grande esempio per i giovani volontari, ha prestato attivamente servizio fino a quando la malattia glielo ha permesso” questo il ricordo di Sergio Brambilla, presidente dell’ Anpas Volontari del soccorso di Calolziocorte, a proposito di Gian Pietro Bonacina, uno dei 17 soci fondatori dell’associazione, scomparso lunedì, 20 giugno.
Nato a Calolzio, ma trasferitosi a Vercurago, il 70enne da due anni affrontava una grave forma tumorale, per la quale aveva subito anche un’operazione, non perdendo mai l’entusiasmo e la voglia di essere utile e a disposizione degli altri.
“Era una di quelle persone schive, ma sulle quali si può sempre fare affidamento- così Carlo Greppi, sindaco di Vercurago e amico di Gian Pietro– ci conoscevamo bene, perché entrambi facciamo parte del GEV lumaca, c’era sempre, per fare le cose più umili, come tagliare l’erba nei parchetti fino alle cose più impegnative, come l’educazione ambientale nelle scuole”.
Una grave perdita per tutte le persone che lo conoscevano e lo ricordano come esempio di umiltà, ma soprattutto di voglia di fare; “non si metteva mai in primo piano, ma ha sempre lavorato, l’Anpas e il GEV erano diventate la sue seconde famiglie, restando sempre molto legato alla moglie e al figlio”.
I funerali, ai quali parteciperanno per l’ultimo saluto i volontari dell’Anpas in divisa, si svolgeranno mercoledì 22 giugno alle ore 15.30, dall’abitazione in via Grigne verso la chiesa parrocchiale di Vercurago. La salma verrà poi tumulata nel cimitero del paese.