Mandello. Si riaccende lo scontro tra sindacati e Gilardoni

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MANDELLO – Tornano a crescere i contrasti tra sindacati e vertici della Gilardoni: Fiom Cgil e Fim Cisl, insieme alle RSU, hanno denunciato nuovi timori riguardo la situazione interna all’azienda di Mandello.

A far alzare l’asticella della tensione sindacale è stato l’annullamento dell’incontro che si sarebbe dovuto tenere questo martedì tra i rappresentanti dei lavoratori e quelli dell’azienda.

“Sintomo di una difficoltà preoccupante che certifica tutto quello che da tempo le maestranze ci raccontano – commentano i sindacati – Appare evidente che anche l’intervento dell’ex ministro Castelli non abbia sortito nessun effetto tant’è che nel mese di agosto, contrariamente a quanto asserito nell’incontro avuto nel mese di luglio, invece di aver provveduto a un numero adeguato di assunzioni, altre figure fondamentali per l’organizzazione aziendale hanno dato le dimissioni. Quello che ad oggi risulta è una frenetica corsa da parte della Direzione a occupare figure negli uffici trasferendo lavoratori che nulla hanno a che vedere con le professionalità richieste per svolgere le mansioni che servono”.

Secondo i sindacati è “altrettanto evidente è il tentativo strumentale di posticipare la data dell’incontro del 6 settembre nei primi giorni di ottobre, quando è noto che il 29 settembre è fissata l’udienza presso il Tribunale di Milano”.

“Registriamo altresì – concludono Fiom, Fim e Rsu annunciando nuove iniziative di protesta – che in questo periodo nulla è cambiato in relazione agli atteggiamenti che la direzione ha nei confronti dei lavoratori con comportamenti vessatori e lesivi della dignità delle persone e che quindi anche su questo aspetto tutto è rimasto come prima, se non peggio” .