![city-angel-6](https://www.lecconotizie.com/wp-content/uploads/2016/10/City-angel-6-510x340.jpg)
LECCO – Solidarietà e sicurezza sono le parole d’ordine dei City Angels, gli “angeli della strada” che, dopo l’esperienza in altre città italiane, si sono costituiti anche a Lecco con un gruppo di 13 volontari che vigileranno sul capoluogo manzoniano e non solo: “L’intenzione è quella di organizzarci e portare il nostro contributo anche in altri comuni della provincia”.
A parlarne è Gianni Quartararo, nome in codice “Seth”, fondatore insieme a “Griso”, alias Marco Visentini, della squadra lecchese. Perché utilizzare dei soprannomi? “E’ una questione di sicurezza – spiegano – lavorando sulla strada non incontriamo solo persone bisognose ma anche dei malintenzionati, questo ci permette di coprire le nostre identità e non mettere a rischio la nostra vita nel privato”.
Come già succede in altri centri, i City Angels assolveranno un duplice compito sulle strade cittadine, portare aiuto a chi ne ha bisogno, in particolare i senzatetto, donando loro cibo e coperte recuperate attraverso raccolta tra donatori privati ed esercenti, ma anche vigilare sull’incolumità dei cittadini. Divisa rossa, il colore dell’emergenza, e basco blu, come quello dei soldati dell’Onu, pattuglieranno le vie di Lecco.
![Marco Visentini e Gianni Quartarano hanno costituito il team di Lecco](https://www.lecconotizie.com/wp-content/uploads/2016/10/City-angel-7-510x340.jpg)
“Non interverremo mai direttamente se non in caso di pericolo immediato per la persona, uno stupro per esempio, mettendo in salvo la vittima, altrimenti ci limiteremo a fare delle segnalazioni, contattando le forze dell’ordine – prosegue Quartararo – Ci muoveremo a squadre, composte da un minimo di tre ad un massimo di cinque componenti, con ‘passeggiate’ di tre ore alla sera nelle zone che riputeremo più a rischio, in base anche alle segnalazioni dei media. Ci sarà un caposquadra che darà delle indicazioni e gli altri membri del team dovranno eseguirle per essere tempestivi e coordinati. La nostra è una struttura gerarchica, analoga a quella dei militari”.
Che preparazione serve per essere City Angels? “Molti di noi avuto diverse esperienze partecipando alle attività del gruppo di Milano, altri sono nuovi e hanno effettuato un esame per fare parte del gruppo, dopo una full immersion di due giorni durante la quale è stato spiegato il nostro regolamento e come comportarsi quando si è sulla strada. Io e Marco siamo istruttori di Krav Maga e diversi del team sono nostri allievi”.
![Anche il sindaco Brivio e il prevosto indossano il basco blu dei City Angels](https://www.lecconotizie.com/wp-content/uploads/2016/10/City-angel-4-510x340.jpg)
Un gruppo, quello lecchese, composto per la maggior parte da donne e che è stato presentato domenica alla presenza del fondatore nazionale dell’associazione, Mario Furlan: “Ero giornalista alla Mondadori, prima di sentire quella che è stata una vera e propria vocazione – spiega – volevo fare qualcosa di concreto per cambiare le cose, portare aiuto al prossimo, a chi ha bisogno e fare in modo che, anche in un posto come la strada, nessuno si senta solo”.
Gli “angeli” hanno già ricevuto la ‘benedizione’ del prevosto mons. Franco Cecchin: “A Lecco c’è molta solidarietà e la vostra presenza sarà un’occasione di crescita per la comunità” ha sottolineato il sacerdote auspicando coordinazione con le attività già promosse dalla Chiesa e dai servizi sociali comunali; con i referenti di questi ultimi vi sarebbe già stato nei giorni scorsi un incontro conoscitivo, fa sapere il sindaco nel suo intervento.
“Può essere un’occasione in più per fare prevenzione e intercettare il bisogno di sicurezza del cittadino – ha commentato Brivio – Lecco è una realtà differente da quella milanese, non solo il centro, ma anche quartieri e parchi sono sicuramente meritevoli di un’attenzione dal punto di vista della sicurezza”.