LECCO- “Sindaci illusi prima dal Prefetto e oggi dalla Comunità Montana! Facendo credere ai sindaci che il numero dei sedicenti profughi presenti sul proprio territorio sarebbero stati ridotti almeno a 3 ogni 1000 abitanti, tanti borgomastri, magari con numeri di presenze a 2 o 3 cifre, sono stati indotti a firmare l’accordo per l’accoglienza diffusa dando incarico alla Comunità Montana di gestire la partita.
Da parte sua il Governo, tramite la Prefettura, ha messo sul banco prima 1 euro al giorno ad immigrato accolto a favore dell’ente sovracomunale, poi si è detto disponibile a ristrutturare a proprie spese immobili comunali pur di collocarci qualche famiglia richiedente asilo e ora viene annunciato per i comuni che accolgono un bonus di 500 euro a immigrato…siamo alla follia! ….e qualcuno si arrabbia se noi denunciamo questa situazione e chiediamo prima di tutto e di tutti aiuti per la nostra gente in difficoltà!
Solo dopo possiamo pensare agli altri, ma solo a chi scappa veramente dalle guerre o è perseguitato nel proprio paese, e parliamo del 5% della popolazione che stiamo accogliendo, il restante 95% in media dopo 2 anni ci viene certificato che non ha diritto di restare nel nostro paese, ma intanto l’abbiamo mantenuto a nostre spese per tutto questo tempo nei vari centri di accoglienza arricchendo le varie cooperative! E solo a Lecco parliamo di un business di ca. 15 milioni di euro! Ma avete un’idea di quante famiglie sfamiamo nei paesi d’origine con 15 milioni di euro???
I sindaci hanno diritto di opporsi a questo scellerato disegno politico, comincino innanzitutto a pretendere il turn over degli immigrati inviati sul proprio territorio perché dopo 2/3 mesi, e lo sanno bene venendo ben informati, possono richiedere la carta d’identità (la Lega Nord Lecchese lo sta denunciando dal giugno scorso!), anche se è tutto da vedere se i comuni siano proprio obbligati ad emetterle, con conseguenti oneri a carico delle amministrazioni, verifichino inoltre la destinazione degli immobili dove vengono collocati, l’agibilità, la capienza, il rispetto delle norme igienico sanitarie.
E come il Governo ci chiede il rispetto delle regole in ogni occasione, lo stesso pretendano i sindaci sia nei confronti della Prefettura, che nei confronti della Comunità Montana…venivamo inoltre rassicurati che spostando l’asse gestionale a livello locale ci sarebbe stato un rispetto delle amministrazioni locali? Ebbene dove i sindaci dicono No all’accoglienza sia No! Infine se come sembra non ci sono più posti liberi si mandi un messaggio chiaro e netto al Governo che la provincia di Lecco è satura!”
Il Segretario Provinciale di Lecco Lega Nord Lega Lombarda
Flavio Nogara