LECCO – Pedalare seguendo il corso dell’Adda, dalla Valtellina al Po, scoprendo una moltitudine di paesaggi, tra bellezze storiche e naturalistiche: è l’itinerario Cicloturistico dell’Adda , importante progetto di cui abbiamo già parlato in passato (vedi articolo) e di cui venerdì mattina è stato presentato lo studio di fattibilità in un convegno a Palazzo delle Paure.
Circa 300 chilometri di tracciato che attraverseranno sei province (Sondrio, Lecco, Monza e Brianza, Milano e Lodi) dei quali 73 che si sviluppano nell’area lecchese, sfruttando in gran parte le piste ciclabili già esistenti (249 km più 51 km di diramazioni), per comporre ufficialmente un unico percorso. In progetto ci sono 37 chilometri di piste ancora da realizzare e altri 52 da riqualificare, comprese le diramazioni.
Nel lecchese, come spiegato dal dirigente della provincia Fabio Valsecchi, a Nord del capoluogo si utilizzeranno tratti già presenti di ciclabile tra Dervio e Dorio, alcuni tratti andranno realizzati e risistemati, mentre da Colico verso la Valtellina esiste già un collegamento ciclabile. Tra Lecco e Abbadia si attende la conclusione dei lavori della ciclopista.
Si prevede un inter-modalità di utilizzo, quindi fruendo anche della rete ferroviaria per spostarsi nei tratti scoperti dal percorso ciclabile ed utilizzando il battello per visitare la sponda opposta del lago. La chiave, spiegano i tecnici Briscoletto e Fossati, è quella “di valorizzare l’esistente, mettere in connessione le ricchezze del territorio lungo questa dorsale che diventa così strategica dal punto di vista turistico-culturale”.
In città il percorso si snoderà sul lungolago dalle Caviate a Rivabella, dove è previsto il raddoppio della pista, ha ricordato dall’assessore Gaia Bolognini, per dividere il transito dei pedoni dai ciclisti. Questo progetto attende però lo stanziamento di risorse da parte della regione. Sempre a Rivabella, grazie al bando Brezza, sarà realizzato un punto ristoro con un chiosco, un punto affitta-bici, bagni e docce. Un secondo itinerario, il ‘percorso del Manzoni’, transiterà invece per il centro della città.
A sud del capoluogo l’itinerario si snoda sulla pista ciclabile del lago di Garlate sulla quale sono previsti nuovi interventi come il proseguo della ciclabile a Vercurago, il collegamento con la stazione di Calolzio, a Garlate lo spostamento più a lago del tratto oggi situato accanto alla strada provinciale e il proseguo del percorso a Olginate sul lago. Servirà il riadeguamento di altri 20 chilometri proseguendo da Olginate fino alla provincia di Monza.
Costo degli interventi, che saranno suddivisi a lotti, è complessivamente di 1,7 milioni di euro per l’area lecchese, che fruirà del finanziamento di Fondazione Cariplo. Due anni è il tempo che sarà necessario per giungere al completamento dei lavori, fa sapere il presidente della Provincia, Flavio Polano.
Il cicloturismo potrebbe rivelarsi un grande affare per il lecchese, soprattutto per l’indotto, per le attività commerciali e ricettive, che potrà produrre: “Ogni euro speso per la realizzazione e la manutenzione della pista avrà un ritorno tra 1,5 e 3 euro – ha spiegato Marco Brischetto – e benefici al territorio stimati in 7 milioni di euro all’anno”.