LECCO – Martedì è stato l’ultimo giorno di contratto per i dipendenti della Pietro Carsana: la storica impresa lecchese il prossimo anno avrebbe festeggiato i suoi 70 anni dalla nascita, invece il suo percorso è finito prima di raggiungere l’importante traguardo, con una crisi che lo scorso anno aveva costretto l’azienda alla procedura di concordato.
Già da qualche mese i lavoratori era a conoscenza della loro sorte. Erano 133 (90 operai e 43 impiegati) prima che si aprisse la procedura in Tribunale, ne sono rimasti un’ottantina e nelle scorse settimane hanno ricevuto la lettera di licenziamento, un amaro regalo di Natale.
Coperti fino ad oggi dalla cassa integrazione straordinaria, riusciranno a percepire la disoccupazione speciale edile, un ammortizzatore dalla durata di 18 mesi, assimilabile alla mobilità che dal prossimo anno sarà sostituito dalla Naspi.
Nel tardo pomeriggio di martedì alcuni di loro sono stati ricevuti in Cgil per essere assistiti nelle pratiche e per valutare quanto dovranno ancora ricevere dall’azienda, parte della retribuzione di settembre e il Tfr dovuto. “E’ un altro pezzo del mondo delle costruzioni che viene a crollare” commenta con una nota di delusione Giuseppe Cantatore, segretario di Fillea Cgil.