

LECCO – Ha riaperto gli occhi, ma non ha ancora ripreso coscienza il 25enne moldavo finito in ospedale in gravissime condizioni dopo essere precipitato da un viadotto durate l’inseguimento a Colico, nel quale ha perso la vita, cadendo dallo stesso ponte stradale, l’agente Francesco Pischedda, di 28 anni.
I medici che lo hanno in cura al Manzoni di Lecco, hanno ridotto la terapia di farmaci che lo hanno tenuto in coma nell’ultima settimana per favorirne la guarigione. Gli inquirenti della Polstrada e della Squadra Mobile, insieme ad un mediatore linguistico, nella giornata di lunedì speravano di poter già di poter parlare con lui per acquisire elementi utili ad identificare i due complici, fuggiti dopo l’incidente facendo perdere le proprie tracce.
Florea Veaceslav, risultato essere destinatario di un mandato di cattura internazionale emesso delle autorità austriache per reati contro il patrimonio, ha aperto gli occhi ma non ha proferito parola. Il 25enne nei giorni scorsi era stato sottoposto a due interventi chirurgici per salvargli la vita.
“Al momento non sappiamo se sia un effetto dei medicinali ancora non svanito oppure se abbia riportato dei danni celebrali in seguito alla caduta – spiega il comandante della Polstrada, Mauro Livolsi – per noi sarebbe importante riuscire a parlare con lui e ottenere ulteriori elementi che possano favorire le indagini”.
Nel frattempo si attende che da Milano giungano gli esperti della Polizia di Stato per effettuare i rilevi e rilevare le impronte lasciate dai malviventi sul furgone, il Fiat Fiorino risultato rubato nel milanese, sul quale i tre delinquenti viaggiavano prima di essere intercettati dalla pattuglia della Polstrada sulla super a Colico.

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