Telecamere nelle case di riposo: “Più sicurezza per ospiti e lavoratori”

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LOMBARDIA – “Maggiore sicurezza per tutti, sia per le famiglie e gli ospiti sia per i lavoratori, una scelta che garantirà servizi sempre migliori nelle Residenze sanitarie assistenziali e nelle strutture residenziali e semiresidenziali per disabili pubbliche e private accreditate in Regione Lombardia”.

Questo lo spirito con cui il Consiglio Regionale lombardo ha approvato la Legge in tema di contributi per l’installazione di sistemi di videosorveglianza all’interno delle RSA che avrà una dotazione finanziaria di 1,4 milioni di euro.

“Con questo provvedimento siamo la prima regione in Italia ad approvare una legge sulla videosorveglianza nelle case di riposo con il chiaro intento di garantire la qualità e la sicurezza dell’assistenza. Le risorse messe a disposizione vogliono essere un incentivo a tutelare sempre di più non solo i pazienti, ma anche i lavoratori in servizio presso queste strutture”, commenta il consigliere regionale lecchese Mauro Piazza.

“Così rispondiamo rapidamente alla domanda di maggiore sicurezza e di controllo registrata da parte sia delle famiglie sia dei gestori delle oltre 700 residenze per anziani e disabili presenti sul territorio lombardo, una rete importante e imprescindibile per il mantenimento del livello di eccellenza del nostro sistema di welfare”, conclude Piazza.

Il progetto di legge prevede l’obbligo per le RSA regionali di installare sistemi di videosorveglianza e, per favorire tali iniziative, mette a disposizione forme di finanziamento a fondo perduto. Sarà la Giunta regionale a stabilire i criteri per l’erogazione dei finanziamenti alle RSA pubbliche e private accreditate che documentino la spesa per l’installazione di telecamere. Inoltre le registrazioni, che saranno effettuate in modalità criptata, nel pieno rispetto della legislazione sulla privacy, potranno essere visionate esclusivamente dall’Autorità giudiziaria, a seguito di segnalazioni da parte dei degenti, dei familiari o di altri soggetti interessati e saranno conservate per un periodo massimo di 90 giorni.